L’ACCUSA DI SIMONE: CASARI SI LAMENTO’ CHE MURO VOLEVA “MONETIZZARE” SUBITO

104

soldiNAPOLI – Il sistema tangenti sul metano è stato illustrato da Francesco Simone, destinatario di una delle ordinanze di custodia cautelare eseguite nei giorni scorsi, nel corso dell’intyerrogatorio. Dopo aver accennato a quello che ha definito un “protocollo ben collaudato”, il dirigente della Concordia è entrato nei dettagli soffermandosi sull’appalto per la metanizzazione nell’isola di Procida. Secondo Simone, l’ex sindaco ed ex deputato Luigi Muro, raggiunto oggi da un avviso di garanzia, sarebbe stato utilizzato anche per i suoi legami con l’attuale sindaco, allo scopo di ottenere le autorizzazioni necessarie dal Comune. A Muro sarebbe stata riservata una quota quantificata tra il 10 ed il 20 per cento di una società costituita ad hoc dalla CPL Concordia. Il dirigente ha spiegato che diverse volte la Coop ha creato società di scopo le cui quote aumentano vertiginosamente quando l’appalto viene assegnato e si sbloccano i finanziamenti pubblici. Lo stesso sistema sarebbe stato applicato, a suo dire, per retribuire Muro “o chi per lui”. Simone ha anche raccontato di aver assistito a colloqui tra Muro e Roberto Casari, ex presidente della CPL, durante i quali si faceva esplicito riferimento alla vicenda. Casari si lamentò anche con Simone per il fatto che Muro “voleva monetizzare subito il suo guadagno” avendo intenzione di vendere la propria quota appena ottenuto il finanziamento. Simone avrebbe sentito l’esponente politico sostenere che grazie a lui sarebbero stati adottati provvedimenti amministrativi a favore della CPL in maniera rapida.