ADDIO A FRANCA BARILE, IL COMMOSSO RICORDO DI LELLO MONTUORI

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DI LELLO MONTUORI

I miei ricordi della maestra Franca Barile, della quale con dispiacere ho appreso oggi la scomparsa, risalgono ad oltre 40 anni fa, ai giorni lontani della Scuola Elementare Guglielmo Marconi.
Non fui un suo alunno.
Ma non potrei mai dimenticare la maestra che con voce stentorea, in piedi, con tanto di zatteroni e zeppa in sughero, su una sedia in mezzo al corridoio centrale del piano terra, ci dava lezioni di canto, facendo intonare agli allievi delle V di almeno 4 classi riunite insieme, il coro del Nabucco dall’opera di Giuseppe Verdi, obbligandoci a ripetere quel ‘Va ti posa…’ del secondo verso, così tante volte, fino alla perfetta intonazione.
I miei ultimi contatti con lei risalgono invece a pochi anni fa, e precisamente al maggio 2017, quando la maestra, avendo appreso dai suoi familiari che stavo curando per il Comune una breve ricostruzione storica delle figure dei Sindaci di Ischia dal dopoguerra ad oggi, mi fece pervenire un suo scritto autografo redatto con impeccabile calligrafia, nel quale raccontava con dovizia di particolari ed una lucidità disarmante per una quasi centenaria, la sua entusiasta esperienza amministrativa svolta con il Sindaco Vincenzo Telese, del quale era stata preziosa collaboratrice nei primi mandati sindacali e prima di divenire lei stessa, Consigliera Comunale per la Democrazia Cristiana, fra le prime donne di tutta l’isola chiamate a ricoprire un incarico amministrativo in quel periodo fecondo di storia e di opere.