AMBULANZE OFF LIMITS A BORDO, ANCHE GIAQUINTO DENUNCIA LA PENALIZZAZIONE DEGLI ISOLANI

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Sulla questione  sollevata nei giorni scorsi dalla combattente Rosa Iacono, Presidente dell’associazione di Trasporto Ammalati e di Disabili di Ischia, che rimarcava il fatto che sui traghetti che operano nel Golfo di Napoli sia impossibile imbarcare un’ambulanza con ammalato a bordo,  dall’isola di Procida, si alza la voce di Giuseppe Giaquinto, di “Procida in Movimento” che dice: “Nessuna voce istituzionale né la politica in generale, sino ad ora, ha mostrato attenzione verso questo problema che riguarda tutti noi cittadini di serie B residenti sulle isole. In pratica si stanno ripetendo casi di traghetti Medmar e Caremar che non fanno imbarcare le ambulanze con persone a bordo che necessitano di andare in terraferma per esami o visite indispensabili ma non possono muoversi. E’ successo già una decina di volte a Ischia e presto potrebbe succedere a Procida e a Capri. Alla base di questa decisione – continua Giaquinto – un decreto legislativo n. 28/2001 nella parte in cui è previsto che i passeggeri non possono accedere al garage destinato ai veicoli durante la navigazione ripreso da un altro decreto, il numero 25 del febbraio 2018 e di recente sollecitato anche da una direttiva ministeriale. In pratica i malati che non possono salire ai saloni passeggeri perché in condizioni di salute talmente gravi da dover restare nel veicolo affiancati da personale sanitario non si possono più imbarcare. Tale atteggiamento, seppure supportato dalla legge, fa si che il diritto alla salute del cittadino venga dopo la sicurezza della navigazione. Certo è prevista una certa discrezionalità da parte del Comandante, ma solo nei casi in cui i garage delle navi abbiamo un adeguato impianto di aerazione. Facile intuire che nel nostro golfo di Napoli le navi sono in gran parte vicine ai 40/50 anni di età e non hanno nessun requisito per l’applicazione della deroga che, ricordiamolo, comporta l’assunzione di responsabilità in capo al Comandante.

La soluzione può essere una correzione alla norma di legge che permetta alle ambulanze di essere imbarcate sui traghetti che fanno servizio per le isole. Del resto bisogna ricordare che oltre ai malati in ambulanza ci sono tanti disabili e persone con difficoltà motorie che fino a ieri sono state fatte viaggiare nelle auto nei garage e che ora non possono accedere a bordo dato che attualmente gran parte dei traghetti delle compagnie di navigazione che operano nel golfo non sono attrezzate per permettere ai disabili di salire alle stanze dei passeggeri”.