ASILO ALLA SENTINELLA, DURA REPLICA DI CASTAGNA A DON AGOSTINO

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Giovan Battista Castagna, sindaco di Casamicciola Terme, ha replicato a don Agostino Iovene, il sacerdote che lo scorso 5 maggio scrisse al primo cittadino, al presidente del civico consesso ed a tutti i consiglieri della cittadina termale lamentando un atteggiamento poco ortodosso della classe politica che a suo dire si ostinava a non voler restituire l’edificio della Sentinella, il cosiddetto asilo conteso, alla Curia. Castagna, a dodici giorni di distanza, dunque decisamente a “freddo”, risponde con un’altra lettera, ugualmente lunga nella quale esordisce rispedendo da subito al mittente una serie di accuse: “Illustre Don Agostino – scrive il sindaco – rispondo, quale cittadino e Sindaco di Casamicciola Terme  ma soprattutto come fervente cattolico, alla Sua lettera in merito all’Asilo della Sentinella.  La lettera che Lei ha indirizzato allo scrivente, al Presidente del Consiglio Comunale ed ai Consiglieri comunali merita delle risposte e impone delle precisazioni per fare chiarezza su una vicenda in merito alla  quale, Le assicuro, non vi è stata e non vi è alcuna preconcetta ostinazione, come dimostrato dai continui contatti che, direttamente o tramite le mamme, non si sono mai interrotti in questi mesi tra il sottoscritto o i Consiglieri comunali con Lei, con Sua Ecc.za il Vescovo e con vari esponenti della Curia”. Poi il primo deciso affondo: “Non credo che Lei, da Sacerdote, possa esprimere giudizi tecnici e valutativi sulla gestione amministrativa e giudiziaria della vicenda e neppure penso che Lei, nella medesima veste, possa sbilanciarsi in determinazioni del valore da assegnare a certificazioni amministrative rilasciate da funzionari comunali previa opportuna ed adeguata ponderazione della fattispecie. Lei arriva addirittura a citare la tragedia di San Giuliano di Puglia: ma crede davvero, don Agostino, che da padre prima ancora che da sindaco potrei destinare un immobile ad uso scolastico senza tutte le certificazioni necessarie per la sicurezza dei bambini? Se la Diocesi come Lei afferma – prosegue Giovan Battista Castagna – ritiene opportuno eseguire  lavori diversi ed ulteriori rispetto a quelli già eseguiti dal Comune lo potrà fare nell’ambito della condizione giuridica del bene e munendosi dei relativi titoli amministrativi che dovranno inevitabilmente seguire un iter che potrebbe non essere  compatibile con lo stato di emergenza in cui versa la popolazione scolastica della comunità locale”.

Poi, sia pure con tutte le cautele del caso e con un po’ di freno a mano ancora tirato, il sindaco Castagna ne approfitta per togliersi qualche sassolino dalla scarpa e fare qualche altra precisazione: “Su una cosa mi sento di convenire con Lei: la Diocesi si è impegnata in occasione del sisma ma,  come Lei stesso sottolinea nella sua missiva, la Diocesi ha fatto quello che è deputata a fare: la carità e la condivisione della sofferenza. E in ogni caso nessuno ha mai mancato di riconoscere l’impegno della Diocesi, della Caritas e dei tanti volontari che, con passione, generosità e abnegazione, sono stati al nostro fianco nella disperazione del momento e che voglio ancora una volta ringraziare pubblicamente.  Io e la mia amministrazione, parimenti, siamo stati e siamo costantemente vicini alla Chiesa locale supportandola concretamente in tutta una serie di iniziative, ma non ce ne facciamo vanto: è nostro dovere. Per quanto riguarda i moduli prefabbricati offerti  dalla Caritas non è stato possibile collocare neppure quelli del MIUR per le Scuole stante la mancanza di siti idonei allo scopo”.

Il primo cittadino non ci sta a passare per un uomo e un sindaco che non si è occupato dei più piccoli e dei più deboli e non rimarca di sottolinearlo al sacerdote destinatario della sua missiva: “Vede, don Agostino, io il bene dei bambini di Casamicciola lo voglio per davvero, così come sono vicino alle famiglie che aspettano che quella struttura possa essere utilizzata anche dall’Associazione Genitori Autismo, cui  in passato, questa Amministrazione non ha esitato a concedere l’utilizzo di immobili comunali. E anche attualmente, nonostante l’emergenza  e la carenza di strutture pubbliche, il Comune consente dal 2015 al Centro Giuseppe Natale di  utilizzare un bene comunale per l’accoglienza di ragazzi disabili. E’ mia convinzione, anche per problematiche personali, che la persona diversamente abile deve essere aiutata nel percorso di inclusione all’interno della società e che la famiglia deve essere supportata. E quindi Le ripeto ancora una volta, pur consapevole che Lei ne sia già a conoscenza, che noi abbiamo tutta l’intenzione di giungere ad un epilogo della vicenda che sia soddisfacente per tutte le parti in causa, ma prima ancora per gli alunni dell’ICS “Ibsen” e per i ragazzi diversamente abili. E i nostri sforzi in tal senso sono stati e restano notevoli”.

 

“SAN CIRO INIDONEO, NESSUN’ALTERNATIVA A VIA CASTANITO”

 

La questione poi, inevitabilmente, scivola anche sotto l’aspetto giuridico-tecnico, come era inevitabile che fosse. Ed anche nello specifico, Giovan Battista Castagna non le manda certo a dire: “Il rilascio del fabbricato Asilo alla Sentinella – rimarca il sindaco di Casamicciola – è condizionato non come Lei sostiene dalla mancata volontà di questa Amministrazione di collaborare alla realizzazione del nobile progetto consistente nella realizzazione di un centro diurno per la famiglia e la disabilità, ma dalla necessità ed urgenza, che si è materializzata all’indomani del sisma dell’agosto scorso, di reperire strutture idonee ad ospitare la popolazione scolastica. Come a tutti noto, gran parte delle strutture scolastiche del Comune di Casamicciola Terme sono state danneggiate dal sisma del 21.08.2017 e a tutt’oggi, nonostante l’impegno profuso dall’amministrazione comunale, l’emergenza permane e i figli più piccoli di Casamicciola Terme non hanno trovato ancora il luogo per lo sviluppo della identità, lo sviluppo della autonomia, lo sviluppo delle competenze, lo sviluppo della cittadinanza. Ad anno scolastico quasi concluso questi bimbi stanno per perdere una occasione di crescita”. Poi la risposta a un altro riferimento fatto da don Agostino Iovene nella sua missiva del 4 maggio: “Lei cita le aule della Parrocchia di San Ciro a Ischia ma forse non ha letto la relazione redatta dal tecnico comunale il  27.11.2017 che ritenne i locali non idonei ad ospitare la scuola materna. Lo scrivente, preso atto dell’esito negativo del sopralluogo, veniva informato dall’Ufficio tecnico che invece era idonea la struttura sita in Casamicciola Terme,  via Castanito, in località Sentinella, distinto al NCEU al foglio 1 particella n. 318, nella disponibilità dell’Ente Diocesi di Ischia, già destinata ad uso scolastico, quale unica possibilità per fronteggiare l’emergenza e garantire la sistemazione della scolaresca. Del resto, l’edificio di cui si discute era in disuso da anni e la stessa Parrocchia di Santa Maria Maddalena, nel 2015, lo aveva proposto in fitto al Comune. Pertanto, lo scrivente, al fine di consentire finalmente l’avvio della scuola della infanzia, non aveva altra scelta che la requisizione”.

 

Alla fine, dopo una serie di precisazioni, arriva però anche la conciliante apertura, quella che lascia ancora sperare in un sereno e positivo epilogo della vicenda: “Il ricorso al TAR della Diocesi e del Parroco avverso l’ordinanza  n. 188/2017 – scrive Castagna – e l’appello del Comune avverso l’ordinanza di sospensione del TAR sono fatti ben noti, così come l’avvio del procedimento da parte del Demanio dello Stato per accertare la condizione giuridica del bene in conseguenza della verifica della intervenuta edificazione ed ultimazione del detto Asilo con finanziamento erogato dallo Stato tramite la Cassa per il Mezzogiorno in virtù di legge n. 1073 del 24.7.1962 pubb. in G.U. n. 199 dell’08.08.1962. Ciò posto, lo scrivente, parlando pure a nome del Presidente del Consiglio Comunale e dei Consiglieri Comunali di maggioranza, conferma e dichiara tutta la disponibilità ad incontrare Lei ed i Suoi consulenti a breve – anche sabato prossimo 19 maggio 2018 alle ore 10,00 presso gli uffici comunali nei locali del Capricho di Casamicciola Terme – per individuare delle soluzioni che possano contemperare le rispettive esigenze. Per tale appuntamento resto in attesa di un riscontro. Sicuro di averLe chiarito la posizione dell’Amministrazione che mi onoro di rappresentare, La ringrazio vivamente per le preghiere assicurate al popolo casamicciolese. Molti cordiali saluti”. L’invito è stato lanciato,  vedremo se la controparte lo raccoglierà.