BARANO, L'IRONIA DELLA DI SCALA: A PAOLINO E DIONIGI PIACE L'ERBA…

101

di scalaBARANO – “Ho appreso dalla stampa locale di quanto accaduto la scorsa settimana a Piedimonte in occasione delle operazioni di diserbo e potatura delle piante nel parcheggio posto di fronte l’edificio scolastico, impedite fisicamente da un privato cittadino la cui abitazione era protetta dalla folta vegetazione. Egli ha ben pensato di intervenire sugli operai della Barano Multiservizi che stavano procedendo alla potatura e al diserbo, allontanandoli dai luoghi, e chiedendo manforte ad un ‘noto politico locale’, poi rivelatosi essere Dionigi Gaudioso, che effettivamente è intervenuto personalmente sul posto facendo allontanare gli operai. A chi gli ha chiesto spiegazioni, ha detto che ha bloccato la potatura delle piante perché gli operai incaricati non stavano facendo un buon lavoro, e che le dovevano potare a forma di ‘palla’ (!!!), così facendo fare una brutta figura anche ai dipendenti della Barano Multiservizi”. Inizia così un polemico post del capogruppo di opposizione di Barano, Maria Grazia Di Scala, pubblicato sul suo profilo Facebook, che ricostruisce dal suo punto di vista una controversa vicenda accaduta qualche giorno fa nel Comune collinare. La consigliera aggiunge che “E’ evidente che il privato, noto per essere un sostenitore dell’attuale amministrazione, aveva qualche interesse a tenere schermata alla vista la propria abitazione con le piante. Il Gaudioso jr. è intervenuto per coprirlo, dando così – come ama dire – una dimostrazione della sua forza, ma fornendo alla gente un messaggio altamente diseducativo: nel paese posso fare quello che accidenti voglio io, anche impedire un servizio pubblico, se appoggio il ras locale. L’episodio fa riflettere, e dovrebbe far riflettere innanzitutto il Sindaco Paolino Buono, che ha fatto una figura da quattro soldi, e che non dovrebbe consentire siffatti comportamenti, offensivi di chi la legge la rispetta, a prescindere dal colore politico. Nelle fotografie pubblicate on line si nota che davanti a quell’abitazione (protetta in tutti i sensi) insiste un telone verde che affaccia sulla pubblica piazzola: non solo non si tagliano le piante, ma si consente che il telone, vietato dal regolamento comunale e dall’ordinanza sindacale fortemente voluta dallo stesso Paolino Buono, resti lì, in spregio di chi ha dovuto subire l’asportazione di teloni, incannucciate, edera sintetica e simili. E invece che ha fatto il Sindaco? Ha mandato una vigilina a multare gli abituali occupanti della panchina posta nel parcheggio di Piedimonte, che per restare seduti hanno pagato il ticket del posto macchina, e comunque sono stati invitati a sgomberare e a togliere quella panchina, che toglie spazio ad un posto auto. Si lascia il telone, si lasciano le piante alte, ma si toglie la panchina che pure fa comodo ai pensionati abituali o a passanti occasionali che si seggono al fresco. Questa è Barano, la Barano Cenerentola, la Barano lasciata in eredità da padre a figlio, la Barano che non cambierà mai…”.