BONUS AGLI STAGIONALI, CASTAGNA SCRIVE A CONTE

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Il sindaco di Casamicciola Giovan Battista Castagna ha inviato una missiva a Conte, ai ministri interessati e anche al governatore regionale Vincenzo De Luca: “Chi scrive è sindaco della principale località termale dell’Isola d’Ischia precisamente Casamicciola Terme sorgente di cure e soggiorno di fama internazionale, il comune da me rappresentato fa parte del territorio dell’Isola d’Ischia, l’isola che con la sua ricettività turistica, le sue terme, e i suoi alberghi rappresenta gran parte del Pil turistico della Regione Campania. Detto ciò non posso esimermi dal portare alle vostre conoscenze le lacune del decreto Cura Italia. Lo stesso, pur rappresentando un valido strumento di aiuto in questo difficile momento caratterizzato dal triste fenomeno pandemico del “Covid-19” relativamente alla mia comunità e all’isola tutta, ha lasciato scoperto la maggioranza dei lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali. In prima analisi evidenzio che il reddito agli stagionali per il solo mese di marzo è insufficiente a coprire la sussistenza degli stessi. Rammento che restano esclusi dal trattamento, secondo l’individuazione delle attività stagionali fornita dall’INPS, decine e decine di lavoratori presenti nel mio territorio come nel territorio intero dell’Isola d’Ischia che vanno assolutamente ricompresi e recuperati. Parlo dei lavoratori con contratto a termine stagionale, cioè quelli individuati sia dal CNL sia dalla contrattazione di secondo livello, i lavoratori somministrati, i lavoratori che operano nei servizi esternalizzati, cioè quelli che operano durante la stagione turistica, e tutti quelli che lavorano nella attività afferenti al settore turistico. In termini numerici restano esclusi circa 400 000 lavoratori stagionali del turismo e delle imprese termali. (Tra questi 400 000 è ricompresa anche la maggioranza degli occupati dell’Isola d’Ischia). Questo enorme numero che costituisce la parte attiva dell’offerta lavorativa del mio comune e dell’Isola d’Ischia rischiano a causa dell’emergenza scaturita dal Covid -19 di non avere un’opportunità lavorativa. Come è noto infatti in condizioni normali queste maestranze avrebbero avuto un avvio all’assunzione tra il mese di marzo fino a luglio 2020. Ritengo, che i lavoratori che erano già impegnati presso le aziende del turismo e degli stabilimenti termali con diverse forme contrattuali, hanno anch’essi diritto all’indennità, indennità che allo stato attuale risulta preclusa dalla impostazione del DL 18/20. In un’isola come la nostra, dove il turismo e termalismo rappresentano il principale volano per l’economia del territorio, la crisi generata dal Covid-19 si impatta pesantemente sugli imprenditori del settore. Questi ultimi non possono assicurare i consueti livelli occupazionali alle categorie sopra specificate ed escluse dal raggio d’azione del decreto “Cura Italia” cosi come attualmente formulato. Concludo chiedendo con forza cosi come auspicato anche dalle organizzazioni sindacali ai vari livelli, che nei prossimi provvedimenti vengano inclusi nella categoria degli stagionali tutti questi lavoratori ora esclusi, per consentire loro di avere un sostegno anche minimo ma fondamentale”.