CAPRI SNOB, ISCHIA PER RICCHI: TRASH-CHIC PROMUOVE PROCIDA

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PROCIDA-300x162ISCHIA – “Capri è snob, Ischia fa nouveau riche (anche se ci va la Merkel), Procida mantiene in gran parte il suo carattere di isola di pescatori. Gente verace gelosa di una privacy sui generis che si è aperta alla curiosità di grandi intellettuali e di uomini di cultura meno noti, ma ugualmente affascinati dall’aura incantata dell’isola, sospesa in una dimensione senza tempo. Immersa nei suoi oleandri bianchi e rosa. Gli antichi palazzetti nascondono deliziosi giardini di agrumi affacciati sul mare. Un grappolo di case di pescatori della Corricella, arrampicate come gechi nei colori pastello si mimetizzano tra oleandri e limoneti”. Chi boccia le due perle del Golfo di Napoli e propone invece l’isola di Arturo è Januaria Piromallo (giornalista e blogger, collaboratrice peraltro del Corriere della Sera e di Panorama), sulla sua rubrica Trash Chic de Il Fatto Quotidiano. Nella sua riflessione la Piromallo aggiunge che “Già nell’800 il poeta francese La Martine ne subì il fascino e la sua ‘Graziella‘ divenne testimonianza della grazia e del fascino delle giovani isolane. Poi venne Elsa Morante, che qui ambientò ‘L’Isola di Arturo’, un’esaltazione della forza magica e antica del pescatore. Massimo Troisi ci ha girato ‘Il postino’ dove i protagonisti sembrano rappresentare le due anime dell’isola: il poeta approdato da lontano e il giovane isolano ben radicato sul posto”. E poi non manca un’altra postilla che sembra promuovere ancor più Procida e castigare ancor più le sue cugine: “L’isola è dominata dal grande castello dei principi D’Avalos trasformato a fine ’800 in una prigione. Celle scavate nella roccia che fanno pensare a prigionieri usciti dalla trama del conte di Montecristo. Venticinque anni fa partì l’ultimo detenuto. Dopo le solite lungaggini burocratiche sembra che, finalmente, la sua nuova destinazione sia un resort di lusso. Speriamo che il turismo dal denaro facile non la snaturi, non le corrompa l’anima. Cloni di Flavio Briatore per favore rimanete alla larga”. Se potete, ovviamente, aggiungiamo noi…