CAS, PER LE PRATICHE SOSPETTE ARRIVANO LE FIAMME GIALLE

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Sulle pratiche di CAS (Contributo di Autonoma Sistemazione) “sospette” che sono state presentate a Casamicciola, potrebbe entrare in campo la Guardia di Finanza. Il responsabile del settore economico finanziario del Comune termale – ma anche proprio dell’ufficio Cas, qualifica con la quale si rivolge ai destinatari – Michele Rossano, ha infatti indirizzato una nota proprio alla Tenenza di Ischia delle Fiamme Gialle (e per conoscenza al sindaco Giovan Battista Castagna, al capo dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli, al commissario all’emergenza Giuseppe Grimaldi e al segretario comunale Franco Ianniello) una nota avente un oggetto tanto telegrafico quanto esplicativo: “Richiesta di collaborazione”.

Nel testo Rossano esordisce con una una serie di considerazione attraverso le quali dal palazzo municipale il responsabile finanziario chiede alla Guardia di Finanza “ai sensi di quanto previsto dall’art.3 comma 1  del protocollo di intesa in oggetto indicato, la collaborazione al fine di prevenire e contrastare condotte lesive degli interessi economici e finanziari pubblici connessi alle misure di sostegno concesse alle popolazioni colpite dall’evento sismico del 21 agosto 2017. Resta inteso che questa Commissione resta a disposizione a fornire ogni utile dettaglio e  informazioni in possesso/conoscenza di questo Ufficio, nonché le richieste di contributi in fase di sospensione. Certo di una proficua collaborazione, anticipatamente saluta e ringrazia”.

Attualmente sarebbero almeno una cinquantina le pratiche di contributo di autonoma sistemazione “congelate” e, per usare un eufemismo… in attesa di giudizio. Pratiche dalle quali sarebbero emerse anomalie più o meno rilevanti e su cui gli uffici avrebbero inteso avere le idee chiare prima di rilasciare il nulla osta per il pagamento del contributo di autonoma sistemazione. Secondo alcune voci sarebbero almeno una cinquantina ma presto a questo elenco potrebbero aggiungersene altre. Senza contare quelle che invece l’ufficio Cas ha già respinto decretandone il “diniego”, il che lascia francamente dedurre che qualcuno potrebbe aver provato a lucrare su un dramma come quello del terremoto. L’iniziativa di Rossano di rompere gli indugi e bussare alla “porta” della Guardia di Finanza è conseguenza anche del “balletto” di competenze, con la polizia municipale che evidentemente ha inteso proseguire nella sua linea, quella cioè di non doversi occupare di questo tipo verifiche nonostante anche un parere legale dell’avv. Alessandro Barbieri avesse sancito il contrario.