CASO CAREMAR, AUDIZIONE IN REGIONE IL 21 MARZO

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La Caremar è di nuovo nell’occhio del ciclone. A gridare allo scandalo, questa volta, sono, infatti, diversi ex marittimi della compagnia che si ritrovano a vivere una situazione ai limiti del paradossale. Come si ricorderà, nei mesi scorsi, sulle colonne di questo giornale, avevamo anticipato che alcuni lavoratori, licenziati a seguito dell’avvenuta privatizzazione della Caremar, risalente all’estate del 2015, erano stati reintegrati dalla compagnia. O, per meglio dire, presso il Tribunale di Napoli erano stati discussi i ricorsi presentati dai marittimi in questione e che si erano conclusi con una vittoria da parte di questi ultimi. Il Tribunale napoletano, infatti, aveva condannato, non solo gli armatori a risarcire i danni nei confronti dei marittimi licenziati, ma aveva anche stabilito l’obbligo di riassunzione. Una vittoria importante questa per i tanti dipendenti della compagnia di navigazione e che lasciava ben sperare all’apertura di nuovi e più significativi scenari nell’intricata vicenda della privatizzazione della Caremar. Peccato, però, che i fatti poi siano andati diversamente. Già, perchè diversi sarebbero i marittimi, allo stato attuale, che pur avendola spuntata positivamente nelle sedi giudiziarie, non sarebbero stati comunque reintegrati dall’azienda. Nonostante siano passati mesi dalle sentenze emesse, essi continuano, infatti, a restare in stato di disoccupazione, in quanto, sembrerebbe che la Caremar abbia fatto orecchie da mercante a quanto stabilito dal Tribunale di Napoli. Motivo questo che ora sta fomentando forti malumori che potrebbero presto sfociare anche in azioni di protesta.

Già lo scorso lunedì, infatti, avrebbe dovuto avere luogo un sit-in a Calata di Massa, dinanzi la sede dell’azienda di navigazione. Protesta che, tuttavia, non avrebbe avuto poi luogo in quanto la prefettura non avrebbe dato l’autorizzazione. Nulla però toglie che, nelle prossime settimane, potrebbero esserci nuovi tentativi da parte degli ex marittimi di far sentire la propria voce. La vicenda, infatti, di cui si ritrovano loro malgrado protagonisti, rasenta ormai l’assurdo e sembrerebbe essere soltanto l’ennesima beffa messa in atto dai vertici della compagnia di navigazione che a tre anni dall’atto di privatizzazione continua a far parlare di sè in modo negativo.

Come finirà l’intricata vicenda degli ex dipendenti non è ancora chiaro, ma qualcosa comincia a muoversi anche in seno alle istituzione della Regione Campania. Quanto sta accadendo agli ex marittimi della compagnia e non solo, è infatti giunto ancora una volta alle orecchie del Consigliere della minoranza della Regione Campania, Maria Grazia Di Scala che ha così deciso di portare il caso Caremar, tra i banchi del palazzo di Santa Lucia. Il prossimo mercoledì 21 Marzo, alle ore 11.30 infatti, è stata convocata un’ audizione congiunta presso la III e IV Commissione permanente del Consiglio della Regione Campania per discutere proprio dell’intricate problematiche dei lavoratori della compagnia.