CASO CAVA DELL'ISOLA: INTERROGAZIONE PARLAMENTARE DEL M5S

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de rosaISCHIA (COMUNICATO STAMPA) – Se ne parla da anni e puntualmente all’inizio della stagione tutti si accorgono di Cava dell’Isola, e si attiva un fenomeno di azione reazione che ha, guarda caso, come oggetto una delle poche cose libere e per i cittadini tutti. Così saltano fuori le esigenze di messa in sicurezza che obbligano a malincuore verso la chiusura della spiaggia, e saltano fuori anche gli eroi, che dopo aver rapidamente risolto la situazione e salvato capra e cavoli, riaprono la spiaggia. Ah, per chi non l’avesse capito le due figure coincidono, i voti aumentano e il potere si consolida. Grazie all’intervento di un deputato milanese del MoVimento 5 Stelle – sulla scorta del lavoro svolto dal Movimento 5 stelle Isola d’Ischia sin dal 2010 e anche prima – questo modo di fare forse avrà vita breve. E’ notizia di questi giorni infatti l’interrogazione del “portavoce” del M5S alla Camera Massimo Felice de Rosa alministero dei beni e delle attività culturali del turismo (Dario Franceschini – PD), al ministero dell’ambiente e della tutela dei territori e del mare (Gianluca Galletti – UDC) e al ministero delle infrastrutture e dei trasporti(Maurizio Lupi – NCD), che chiede: se il Governo sia a conoscenza di quelli che agli interroganti appaiono abusi edilizi; se il Governo non intenda assumere ogni iniziativa di competenza per il ripristino della zona e il risarcimento dei danni ambientali e del lavoro di riconsolidamento della spiaggia; quali iniziative di competenza, anche normative, il Governo intenda mettere in atto per evitare ulteriori abusi al fine di preservare le coste, il nostro paesaggio e, conseguentemente, l’indotto turistico, dalla costante e progressiva distruzione ed impoverimento. In attesa della risposta da parte del Governo, qui di seguito il testo integrale dell’interrogazione.

Interrogazione a risposta scritta 4-04373 
presentato da
DE ROSA Massimo Felice
testo di
Venerdì 4 aprile 2014, seduta n. 205
DE ROSALUIGI DI MAIOFICOLUIGI GALLOTOFALOBUSTOZOLEZZITERZONI,SEGONIMANNINO DAGA. – Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

nel comune di Forio d’Ischia (Na), presso la spiaggia «Cava d’Isola», in data successiva al 2003 e pertanto al di fuori di qualsiasi potenziale applicazione condonistica, è stato costruito ex-novo un complesso ricettivo alberghiero che ha devastato una zona di inestimabile bellezza e dal paesaggio incontaminato;
in tale area vige il pieno vincolo paesaggistico ed il regime di inedificabilità assoluta (300 metri dalla costa), in considerazione, a maggior ragione, del forte rischio idrogeologico presente sul territorio;
il villaggio turistico sorto alle spalle di Cava dell’Isola sembrerebbe presentare tutte le condizioni di un abuso «non abitativo»;
la struttura alberghiera, chiamata «Baia delle Sirene» e appartenente al gruppo «CastHotels» è pienamente operativa;
la spiaggia sottostante è costantemente oggetto di frane e smottamenti provenienti dalla collinetta su cui è stato edificato tale complesso;
in data 18 marzo 2014, proprio a seguito delle ultime frane, il comune di Forio d’Ischia ha emesso un’ordinanza con la quale vieta l’accesso alla spiaggia di «Cava d’Isola» ma nessun provvedimento è stato preso contro chi è responsabile dell’invasione di tonnellate di cemento a ridosso dell’arenile interessato –:
se il Governo sia a conoscenza di quelli che agli interroganti appaiono abusi edilizi;
se il Governo non intenda assumere ogni iniziativa di competenza per il ripristino della zona e il risarcimento dei danni ambientali e del lavoro di riconsolidamento della spiaggia;
quali iniziative di competenza, anche normative, il Governo intenda mettere in atto per evitare ulteriori abusi al fine di preservare le coste, il nostro paesaggio e, conseguentemente, l’indotto turistico, dalla costante e progressiva distruzione ed impoverimento. (4-04373)