CHIESA DI ISCHIA, TERMINATO IL IX CONVEGNO DIOCESANO

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E’ terminato lo scorso venerdì  il IX Convegno Diocesano della Chiesa di Ischia, una tre giorni all’Hotel Continental in cui si è discusso sul tema “Quali Parrocchie per l’EvangeliiGaudium?…per l’evangelizzazione del mondo attuale più che per l’autopreservazione”. E’ stato Don Marco Pozza, cappellano del carcere di Padova, a chiudere i lavori con un accorato intervento che ha scaldato i cuori dei quasi 700 partecipanti. “La mia fede – ha detto Don Marco nel suo discorso è una storia d’Amore tra Dio e il suo popolo, tra me e Lui. Non ci può essere gioia se non esiste la libertà. Dio si nasconde nei panni degli altri, non è invadente. Bisogna lasciarsi pensare da lui e vivere come siamo pensati. Dio non pensa Diocesi, Parrocchie, Dio pensa l’uomo e soprattutto quelli che hanno preso la strada sbagliata. Quella strada sbagliata potrebbe essere quella giusta per te. Ecco, la Chiesa deve uscire, andare nelle periferie, non per fare proselitismo e aumentare i fedeli nelle celebrazioni, né per portare, ma per andare a prendere la freschezza del Vangelo”.

Ad aprire il convegno, mercoledì scorso, invece, è stato l’intervento del Card. Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia – Città della Pieve e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana per la prima volta a Ischia dopo il tragico sisma del 2017 che rase al suolo il cuore di Casamicciola e la zona alta di Lacco Ameno portando con sé due vite umane.  «La Chiesa è madre e come ogni madre cammina coi tempi dei figli. La difficoltà nell’accettare il nuovo è che nonostante siano passati quasi 60 anni non è ancora entrato il Concilio che è l’espressione più alta della fede della Chiesa. Non possiamo rimare seduti sul balcone di casa per vedere quello che succede in piazza, ognuno con i doni che ha ricevuto dal Signore deve rimboccarsi le maniche e fare la sua parte fino in fondo. Siamo responsabili di quello che sta avvenendo nel mondo, dobbiamo lasciarlo meglio di come lo abbiamo trovato è questo l’ impegno di noi cristiani».