“CITTA’ DI ISCHIA”, BOTTA E RISPOSTA TRA BENEDETTO VALENTINO ED ENZO FERRANDINO

178

Diversi sono stati coloro che hanno espresso una valutazione molto critica sull’opportunità dell’insegnacon la dicitura “Città di Ischia”. Tra questi c’è Benedetto Valentino, patron del Premio Ischia di giornalismo, che aveva dichiarato: « Vi scongiuro: togliete questo cartello, è orrido. Le opere pubbliche realizzate negli ultimi vent’anni hanno stravolto l’identità di Ischia rendendola simile ad una piccola Licola: dal porto al piazzale delle alghe, dalla piazzetta al parcheggio ex Jolly l’isola sta assumendo i connotati della peggiore periferia urbana». A stretto giro, è arrivata la risposta del sindaco di Ischia Enzo Ferrandino: «Spesso i cittadini hanno ragione nel criticarci a causa di eccesso di burocrazia, mancanza di fondi, norme che ci bloccano la strada. Da sindaco vorrei fare tutto ma non sempre riesco. Oggi peroò leggo un post di un noto giornalista ischitano e mi rammarico perché  “l’oltraggio alla estetica cittadina” altro non è che una tendostruttura provvisoria che tanti di voi, fruitori del servizio pubblico, ci avete chiesto con insistenza per avere riparo dal sole e dalla pioggia.  A tal proposito, voglio precisare che il progetto del parcheggio cosi come proposto, e successivamente modificato in seguito al parere della Soprintendenza, vietava la realizzazione di strutture sovrastanti il piano di calpestio, pertanto, le pensiline per le auto e per i cittadini in attesa dell’autobus e l’ascensore per i disabili, non si sono potuti realizzare.  Ben consapevoli che, neanche dopo la inaugurazione prossima del parcheggio, avremmo potuto dare risposta alle giuste richieste degli utenti del servizio pubblico, a causa della discutibile prescrizione della soprintendenza, abbiamo pensato di rivolgerci ad una ditta di pubblicità per verificare la disponibilità a montare una tendostruttura provvisoria in attesa di una diversa soluzione alla problematica sollevata. Dopo una verifica veloce, abbiamo registrato la solita disponibilità da parte del sig. Alfredo Giacometti il quale, in maniera fattiva e concreta, ha provveduto a montare GRATUITAMENTE la tanto vituperata tendostruttura. È probabile che chi ha scritto il post e gli autorevoli commentatori non utilizzino spesso il servizio pubblico e che, pertanto, non soffrano il caldo afoso in attesa dell’arrivo del bus. Non sono solo il sindaco di chi possiede l’autovettura e scorazza in auto climatizzata per il paese, sono anche il sindaco della signora che mi chiede riparo in attesa dell’arrivo dell’autobus. Per i prossimi tempi cercheremo di trovare una soluzione esteticamente più godibile (neanche a me piace tanto, avrei preferito un pergolato di glicine ma, nelle more, non avrebbe svolto la funzione richiesta). Permettetemi però di stigmatizzare l’utilizzo improprio del social allo scopo di denigrare senza conoscere e, soprattutto senza porsi domande».