Dopo un periodo di calma (soltanto) apparente, l’indagine sulle pratiche sottratte dagli uffici comunali di Casamicciola è tornata prepotentemente alla ribalta. L’autorità giudiziaria, che nel frattempo ha acquisito nuovi elementi, ha disposto il sequestro del computer utilizzato dal tecnico Luca Imparato. Il pc, già messo sotto chiave dal Comune, sarà ora analizzato per verificare la presenza di file rilevanti o eventuali trasferimenti su supporti esterni, indizio di una possibile volontà di occultare informazioni. L’attenzione degli inquirenti non si concentra solo sull’episodio specifico, ma sembra estendersi a un possibile sistema consolidato, con pratiche irregolari nel frattempo rinvenute in vari faldoni che sarebbero risalenti nel tempo. Alcuni fascicoli già evasi conterrebbero infatti dati falsi o difformi dallo stato reale, rafforzando il sospetto di un metodo diffuso. L’obiettivo è ora ricostruire l’intero schema, individuando mandanti e potenziali interessi e vantaggi nascosti dietro la vicenda. L’indagine ha avuto origine alla fine dello scorso anno solare, quando la polizia, guidata dal vicequestore Ciro Re, sorprese Luca Imparato mentre tentava di gettare in mare documenti relativi a pratiche di condono edilizio. Il gesto, inizialmente scambiato per un illecito ambientale, si rivelò invece un tentativo di distruggere prove fondamentali, poi quasi interamente recuperate dagli agenti. Resta da capire se Imparato sia stato ascoltato dagli inquirenti, ma eventuali dichiarazioni potrebbero dare una svolta decisiva al caso.