CONSIP: SCAFARTO, LA PROCURA DI ROMA IMPUGNA IL RESPONSO DEL RIESAME

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Ieri, presso la Corte di Cassazione, la Procura di Roma ha depositato  l’impugnazione alla decisione con cui il Tribunale del Riesame il 27 marzo scorso ha annullato l’interdizione dal servizio per un anno per il maggiore del carabinieri, Gianpaolo Scafarto, indagato nell’inchiesta Consip e assurto agli onori della cronaca anche per aver condotto l’indagine relative al processo CPL Concordia, che ha poi portato all’assoluzione dell’ex sindaco d’Ischia Giosi Ferrandino. Nel provvedimento davanti alla Suprema Corte il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il sostituto Mario Palazzi ribadiscono che a loro dire la condotta dell’ufficiale dell’Arma, indagato per depistaggio, rivelazione del segreto d’ufficio e falso, sia stata dolosa. Per il tribunale della Libertà, invece, quanto contestato a Scafarto dalla procura, nell’attività di indagine su Consip quando era al Noe, «non è una chiara dimostrazione del dolo» in quanto le «evidenze istruttorie – scrivono nelle motivazioni al provvedimento di annullamento – consegnano invece una realtà diversa che induce a propendere per l’errore involontario che l’esperienza giudiziaria permette di riscontrare quotidianamente nelle informative di pg».