CORONAVIRUS: FARCI TROVARE PREPARATI ALLE EVENIENZE NON È UN PECCATO

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DI MENICO SCALA

La situazione che deriva dall’espandersi del contagio del coronavirus impone a tutti gli attori della vita politica ed amministrativa isolana una profonda riflessione sia sulle misure da porre in essere per impedire possibili contagi sia quelle che saranno le ricadute sul sistema turistico che, così come si registra in altre località italiane, finirà per incidere anche sulla nostra piccola comunità.

Al fine di non farci trovare impreparati in un contesto che, ora per ora, al di là dei dati, aumenta la sensazione di paura anche tra i nostri concittadini, al fine di formulare una comunicazione quanto più chiara, efficiente ed univoca, e nell’ambito di una collaborazione interessata solo a dare risposte ai nostre concittadini, riteniamo che sia indispensabile che si discuta e si approfondisca sulle varie questioni che si prospettano (se e come controllare gruppi o singoli turisti che sbarcano a Procida proveniente dalle regioni ricomprese nel recente decreto; come e con quali modalità far fronte ad eventuale, e non auspicabile, ridimensionamento del flusso turistico; come e con quali modalità intervenire nel caso di cittadini procidani, o figli di Procida, che rientrano da zone attualmente interessate dal coronavirus oppure da imbarchi; quali sono i protocolli sanitari posti in essere dalla nostra struttura ospedaliera; come intervenire e con quali modalità nel comparto scuola; etc).

Stare in allerta non significa voler incutere paura nei cittadini ma guardare in faccia ad una situazione complessa e difficile, che purtroppo non si risolverà in poi giorni, del quale si conosce ben poco, e che, se non gestita adeguatamente potrebbe condurre a situazioni estremamente pericolose sia per quanto riguarda la salute sia per quanto riguarda l’economia turistica del nostro piccolo territorio.