COVID 19, VITO IACONO: MIO FRATELLO STA MEGLIO, BUONA PASQUETTA A TUTTI

50

DI VITO IACONO

Buona Pasquetta a tutti!!!
Spero che abbiate trascorso una Pasqua serena, dimenticando, almeno per qualche ora, lo stato di frustrazione e di paura che ormai ci domina da settimane.
Gino va decisamente meglio! Dal Rizzoli tranquillizzano che sia le immagini della TAC che gli altri valori sono confortanti.
Certo sarebbe bello, ed era da settimane che lo sollecitavo, se quotidianamente dal Rizzoli e dal Distretto giungessero notizie sulla situazione di tutti i pazienti Covid-19, senza fare nomi, specialmente quello che versano in condizioni più critiche.
Sono nei nostri pensieri insieme alle loro famiglie.
Ora la nostra attenzione e le nostre preoccupazioni, anche grazie a Gennaro Savio, sono per i pazienti del reparto di medicina della “Schiana”, la situazione è drammatica, l’auspicio è che in tempi brevissimi si riesca a procedere con un protocollo che riesca a contenere la diffusione del virus e salvaguardare la salute di quei pazienti.
Per quanto riguarda la nostra Isola spero che dopo la pausa(???) pasquale riparta con determinazione l’attività di screening da concertare con il distretto ed il RIzzoli. Non è dato di sapere che fine hanno fatto i kit dei quali era stato dato l’annuncio. E comunque in attesa di tamponi e kit non si possono lasciare cittadini con sintomi senza copertura di farmaci in attesa degli esami. E’ da irresponsabili! Può andare bene una volta! E’ rispettabile e comprensibile che il sistema rivolga la giusta attenzione alle operazioni di isolamento e contenimento, ma questo non al prezzo di vite umane. Per il resto sarebbe anche opportuno che il protocollo imponga il tamponamento per ogni deceduto a garanzia dei familiari e della comunità. Non sia la stupida vergogna(???), incomprensibile, a frenare le attività di indagine e, soprattutto, non sia la burocratizzazione e la complessità di gestione delle procedure a frenare i medici curanti ad operare senza indugio in questa direzione. Una vita umana, più vite umane, valgono qualcosa in più di qualche “scartoffia” da compilare e qualche adempimento da svolgere. Le amministrazioni locali oltre alla giusta critica, anche se a volte eccessiva ed ingiustificata, diano una mano, anche ai medici di famiglia nell’espletamento delle loro mansioni, prevedano un’assistenza da parte degli uffici di protezione civile per le operazioni di vestizione e di svestizione per le visite domiciliari, per le attività amministrative e per lo smaltimento dei rifiuti covid-19. Lo possono e lo devono fare collaborando con il distretto sanitario.
Ancora buona pasquetta!