Con un avviso pubblico oggi sono stati prorogati al 30 giugno prossimo i termini per la presentazione delle manifestazioni di interesse ad alienare compendi immobiliari localizzati nell’isola di Ischia da destinare alla delocalizzazione di parte degli edifici danneggiati dal terremoto del 2017 e dalla frana del 26 novembre 2022. La nuova scadenza è stata fissata con apposito decreto, firmato dal Commissario Straordinario per la ricostruzione post-sisma, Giovanni Legnini, che fa seguito a quanto già disposto dall’ordinanza speciale n.8 del 24 aprile scorso. Al fine di consentire una più ampia adesione da parte di soggetti pubblici e privati, per la messa a disposizione di edifici o complessi immobiliari da destinare all’attuazione alle delocalizzazioni, il Commissario ha riaperto i termini fino alle ore 23:59 del 30 giugno 2024. Dopo le scadenze dei termini, precedentemente fissati al 20 maggio 2023 e al 30 settembre 2023, sono pervenute alla Struttura commissariale complessivamente 15 proposte, 3 delle quali non rispondono ai requisiti richiesti. Le manifestazioni di interesse già pervenute e quelle che perverranno, come indicato nell’ordinanza speciale n.8 del 24 aprile 2024, saranno oggetto di una valutazione estimativa da parte dell’Agenzia del Demanio per verificare la possibilità di acquisto. Le acquisizioni degli immobili da ristrutturare, per essere destinati alla cessione in proprietà ai cittadini danneggiati che lo richiederanno, saranno disposte sulla base delle prenotazioni che preverranno a seguito di un ulteriore Avviso che verrà pubblicato nei prossimi giorni sul sito istituzionale sismaischia.it Decreto n. 1978 del 9 maggio 2024 Riapertura dei termini dell’avviso pubblico per la manifestazione di interesse ad alienare compendi immobiliari da destinare alla delocalizzazione di parte degli edifici danneggiati dal sisma del 21 agosto 2017 e dalla frana del 26 novembre 2022 AVVISO PUBBLICO – Manifestazione di interesse ad alienare compendi immobiliari da destinare alla delocalizzazione di parte degli edifici danneggiati dal sisma – Modello A – Modello B – Modello C