La vittoria di Raffaella Iaccarino con il suo “no” alla demolizione avrebbe rappresentato un precedente, un precedente che il TAR non ha concesso. È stata, infatti, respinta la richiesta di sospensiva alla demolizione pubblica. La prima volta era stata accolta in audita altera parte ed oggi invece si è discussa la collegiale in presenza della altra parte, comune di Casamicciola Terme e Commissario . Quindi il piano delle demolizioni pubbliche volute da Giovanni Legnini continua. Fin’ora era andato avanti fatta salva la proprietà della Iaccarino Raffaella ed in attesa del TAR. La richiesta di sospensiva si era discussa ieri e questa mattina il TAR ha reso nota la sua decisone:ha respinto la richiesta di sospensiva della parte e, di fatto, concede il via libera al Comune di Casamicciola Terme e al Commissario Legnini di completare la demolizione del famoso “blocco 5” dove l’immobile insiste. Il Tribunale non ha ancora reso noto il provvedimento che attende di essere pubblicato. L’udienza del merito non è stata ancora fissata. Stando alle indiscrezioni raccolte il ragionamento seguito dai giudici è quello secondo cui non c’è nessun pregiudizio per i cittadini con la demolizione imposta dal piano del commissario, nonostante i vincoli del PAI dell’Autorità di Bacino e del redigendo PdRi della Regione che non contemplano la demolizione e ricostruzione in sito . Per la corte a salvaguardia dovrebbero esserci le ordinanze speciali di Legnini: Perché la cittadina potrà ricostruire o delocalizzare con le deroghe da lui approvate. Va detto che casa Iaccarino ha ancora istanza di condono pendente e in teoria non avrebbe potuto essere oggetto di demolizione. Si attendono le motivazioni.