DIRIGENTI AL COMUNE DI ISCHIA, MANCATO RINNOVO PER LISA DI IORIO E FRANCESCO IACONO

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Impossibile evitare  di definire quanto è successo come un guanto di sfida: avversario (o alleato, a questo punto vallo a capire…) snobbato e “decapitazione” dei suoi fedelissimi. Definitiva o per temporanea “messa in quarantena” non è dato saperlo, fatto sta che il sindaco d’Ischia è entrato a gamba tesa sul suo omonimo Giosi, punto e basta. La pubblicazione sull’albo pretorio on line avverrà presumibilmente nella giornata di oggi – e anche questa è una grossa anomalia, e tra poco spiegheremo perché – ma già ieri l’ufficialità è emersa senza se e senza ma. Il primo cittadino ha infatti rinnovato i decreti per tutti i funzionari che ruotano attorno alla macchina amministrativa. Quasi tutti, perché non si sono visti prorogare il rapporto di collaborazione con il Comune di Ischia due sole figure, Lisa Di Iorio e Francesco Iacono. La prima è una professionista che non ha bisogno di presentazioni e la cui estrazione “giosiana” è arcinota e fuori da ogni dubbio. Anche lo Iacono, per la verità, ruota attorno a quella parrocchia e dunque appare chiaro ed evidente come il disegno sia mirato a tirare un altro schiaffo ad una costola della maggioranza che ormai Enzo ha deciso di mettere in un angolino.

La notizia del possibile mancato rinnovo della Di Iorio era nell’aria da qualche tempo, ma si pensava che potesse essere stata scongiurata dopo che i quattro consiglieri di riferimento di Giosi Ferrandino, ossia il gruppo di Vivere Ischia (composto da Pasquale Balestrieri, Carmen Criscuolo, Maurizio De Luise e Massimo Trofa) avesse fatto ritorno all’ovile andando nuovamente a rimpolpare una maggioranza che nel frattempo si era tenuta in piedi soltanto grazie al “salto della quaglia” operato da Antonio Mazzella e Antonello Sorrentino. Ma il buon Enzo, invece, non ha fatto nessun dietro front, tirando dritto per la sua strada. Parliamo di dietro front perché dietro la vicenda dei rinnovi, come dicevamo in apertura di servizio, si cela anche una clamorosa anomalia. I decreti che prorogano i contratti di collaborazione con l’ente locale di via Iasolino fino a tutto il 31 gennaio, infatti, sono stati firmati addirittura lo scorso 24 settembre, ma il sindaco si è ben guardato di ufficializzarli disponendone la pubblicazione così come previsto dalle normative vigenti. Potremmo discutere sull’ortodossia o meno di un simile ritardo in base alla cosiddetta legge sulla trasparenza, ma rischieremmo di andare fuori traccia.

Il punto, infatti, adesso diventa decisamente un altro. Enzo ha voluto lanciare – probabilmente “inzolfato” anche da qualche consigliere della sua stessa maggioranza – un ulteriore beffardo messaggio ai suoi ritrovati alleati. I quali non soltanto sono rientrati in amministrazione “a costo zero” (come dicono i fatti e come ha confermato in una recente intervista a Il Golfo anche lo stesso Pasquale Balestrieri), ma adesso si vedono anche “segare” dalla macchina comunale personaggi a loro vicini. E a questo punto la domanda che ci poniamo è: possibile che il gruppo di Vivere Ischia ed in particolar modo il dominus Giosi Ferrandino possa accettare una situazione del genere senza battere ciglio? Crediamo che sia difficile, praticamente impossibile, anche perché porgere l’altra guancia ancora una volta significherebbe uscire decisamente deboli agli occhi dell’opinione pubblica ma soprattutto del paese e quindi dell’elettorato. Ma è altrettanto vero che i quattro “ex scissionisti” sembrano ormai essere entrati in un vicolo cieco perché il rovescio della medaglia, di rimando, porta a porsi un altro inquietante interrogativo: si può sbattere la porta e andare via meno di un mese dopo essere ritornati tra i banchi della maggioranza? Siamo seri, diventerebbe una sorta di teatrino al quale nessuno crediamo voglia sottoporsi. Insomma, ecco perché l’impressione è che in questo momento i giosiani si siano “incartati” e debbano decisamente ponderare e riflettere su quella che sarà la prossima mossa. Reazione, anche violenta (Massimo Trofa permettendo, s’intende) oppure rassegnarsi a recitare il ruolo di “spettatore” all’interno della compagine amministrativa. Sfogliare la margherita, mai come stavolta, sarà esercizio complesso.

Nel frattempo, restano ai rispettivi incarichi Paola Mazzella, Giuseppina Pilato, Raffaele Montuori, Francesco Fermo, Marco Minicucci, Raffaele Mazzella, Francesco De Angelis, Rita Barbaruolo, Antonio Bernasconi, Giovan Battista Conte, Salvatore Marino, Giovan Giuseppe Pugliese, Giovanni Di Meglio, Gaetano Grasso, Isabella Puca, Chiara Boccanfuso. Adesso si scateneranno i bookmakers, soprattutto per capire chi andrà a sostituire le due caselle rimaste vacanti ma in tutta onestà  – con le possibili ripercussioni che uno “strappo” del genere potrebbe creare – capirete che il dettaglio rischi di essere, se non insignificante, certo marginale.