DISAGI PER I DISABILI SULLE NAVI, CONVOCATA L’AUDIZIONE IN REGIONE

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Finalmente, alcuni giorni fa sono state convocate in audizione presso il Consiglio Regionale della Campania tutte le compagnie di navigazione operanti nel golfo di Napoli unitamente ai Componenti della Commissione Trasporti, ai Dirigenti dei settori Trasporti, Tutela della salute, Politiche Sociali, al Garante Regionale per i Diritti delle persone con Disabilità, al Coordinamento Regionale handicappati Campania, per discutere delle criticità del sistema mobilità per i diversamente abili e accompagnatori su navi ed aliscafi operanti nel golfo di Napoli.La Regione da parte propria ha espresso la totale condivisione dei disagi patiti dai disabili delle isole, specie di quelli residenti sull’isola di Procida, ed ha espresso la propria volontà di affrontare le questione per indirizzarla verso le possibili soluzioni, mettendo in campo anche risorse economiche ed incentivi per permettere un rapido e significativo adeguamento delle unità navali operanti nei collegamenti marittimi nel golfo di Napoli.

Le Compagnie di navigazione presenti hanno ribadito che molti adeguamenti sono stati già fatti sui propri mezzi mentre altro resta da fare e si sono impegnate a dare il proprio contributo ad un tavolo di confronto che possa monitorare i passi avanti necessari per consentire nel medio termine di poter rendere tutte le unità navali accessibili ai portatori di handicap, arrivando a prospettare anche tariffe di trasporto privilegiate.

Le associazioni dei disabili unitamente al Garante Regionale per i Diritti delle Persone con Disabilità, presenti all’incontro, hanno evidenziato le lacune che ancora esistono nel settore dei trasporti, in particolare del trasporto via mare e che penalizzano una categoria di cittadini già pesantemente penalizzata dal proprio handicap a cui va posta attenzione e a cui vanno date risposte concrete.

“L’abbattimento delle barriere architettoniche e l’attivazione di strumenti di sostegno alle disabilità sensoriali devono costituire una priorità assoluta per le compagnie di navigazione e, prima ancora, per la Regione”. Così, a margine dell’audizione con le associazioni dei disabili, le compagnie di navigazione e il Garante regionale dei diversamente abili tenutasi in Commissione Sburocratizzazione per affrontare la problematica del trasporto pubblico su navi e aliscafi dei portatori di handicap, la Presidente dell’organismo consiliare Maria Grazia Di Scala che annuncia la presentazione di un emendamento ad hoc al Collegato alla Finanziaria 2018 che sarà esaminato in Aula il 31 luglio. “C’è un percorso avviato dalle Compagnie di navigazione che evidentemente non è sufficiente e va rilanciato, quello che manca è un impegno decisamente più determinato della Regione che ha il dovere di sostenerlo per garantire il diritto alla mobilità di tutti nostri concittadini, nessuno escluso. Eliminare le barriere architettoniche che non consentono l’accesso o che costringono i disabili ad ingiustificati disagi o addirittura a viaggiare nei garage delle navi, cosa tra l’altro vietata dalle normative di sicurezza, deve quindi costituire la priorità – spiega l’esponente di Forza Italia – di cui l’istituzione regionale dovrà farsi carico. Servono misure immediate – ha detto Di Scala – e, pertanto confido in tutte le forze politiche perché sostengano in aula la mia e tutte le iniziative che vorranno andare in questa direzione”.

Daniele Romano della FISH Campania ha ribadito la propria vicinanza ai problemi delle disabilità sopratutto per quanto concerne i trasporti ed ha avviato un percorso di approfondimento che possa mettere in luce le reali carenze presenti attualmente nel trasporto marittimo al di là di ogni annuncio di facciata o di ogni impegno generico.

Per Rosario Stornaiuolo, Presidente di Federconsumatori Campania, il tavolo aperto in regione è la dimostrazione che quando si mette in moto la macchina mediatica e soprattutto l’azione giudiziaria si accendono improvvisamente i riflettori sul problema. Un problema che riguarda i diritti delle persone che sono tutelati e garantiti da normative che hanno oltre dieci anni e che hanno visto dormire gran parte della politica, delle istituzioni e delle compagnie di navigazione. Nell’auspicare un percorso celere per la soluzione del problema da parte della Regione Campania, che deve farsi carico di garantire un sistema di trasporti accessibile ed un monitoraggio costante delle linee assegnate e dei diritti dei viaggiatori violati,  restiamo convinti che anche la decisione della giustizia civile potrà dare il proprio contributo per dare un’accellerazione che metta fine ad una condizione di viaggio indecorosa, inaccettabile che non offre pari dignità e pari opportunità ai cittadini disabili dell’isola di Procida ma, trattandosi anche di località turistica, ai disabili di qualunque parte del mondo arrivino sul territorio.

Per Giuseppe Giaquinto di “Procida in Movimento”, si è aperta una discussione sul territorio regionale e nelle istituzioni che fino a ieri mancava. Non ci facciamo illusioni perché il percorso va monitorato, indirizzato e soprattutto costantemente sollecitato.

E’ chiaro che la politica registra gravi ritardi e che spesso, come accaduto per l’ospedale, la giustizia ha dato il proprio contributo per la garanzia di diritti fondamentali. Procida ha qualche limitazione in più rispetto ad Ischia e Capri e questo i signori del palazzo e chi partecipa ai tavoli istituzionali debbono ben comprenderlo. Su Procida abbiamo che il 75% delle corse giornaliere con la terraferma vengono effettuate con navi non accessibili ai disabili senza contare che per un disabile è quasi impossibile in autonomia e senza indecorose manovre ausiliari salire su un mezzo veloce. Capri ha il 100% delle corse accessibili per i disabili, Ischia circa il 60%.

“Ho sempre detto – sottolinea Giaquinto – che questa è una battaglia giusta, di civiltà, di dignità a cui istituzioni e politica debbono dare risposte”.