DON CARLO, OMELIA CHOC SU IMPRENDITORI: GENTE SENZA SCRUPOLI, DIO LI PUNIRA'

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ISCHIA – Non le ha mandate a dire, ancora una volta. Com’è nel suo stile,  ancora una volta don Carlo Candido ha messo al bando la diplomazia.  E così, dal pulpito della Cattedrale di Ischia Ponte, durante l’omelia della Santa Messa di ieri  sera ha bacchettato a lungo alcuni tra gli imprenditori isolani, naturalmente anonimi, raccontando all’attentissima folla di fedeli storie di ordinaria follia. «C’è un imprenditore che non paga i dipendenti, trincerandosi dietro la crisi. C’è un commerciante che ha optato per pagare in nero. Tutte soluzioni improvvisate e inaccettabili, cose che gridano giustizia al cospetto di Dio e delle quali pagano le quotidiane conseguenze i dipendenti, spesso smarriti e costretti a sottostare a determinate logiche». Poi, don Carlo ha fatto un passaggio sui vizi dell’uomo e sulle dipendenze, che trovano terreno fertile sulla nostra isola, a cominciare dalle slot machines, le macchinette infernali sulle quali si era già soffermato in altre circostanze e che non di rado costringono sul lastrico le famiglie isolane.