ELEZIONI FORIO, SAVIO NON APPOGGERA’ NESSUNO DEI DUE CANDIDATI

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COMUNICATO STAMPA –  Innanzi tutto il Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista esprime  vivo apprezzamento per i 217 Foriani che lo hanno votato apprezzandone il programma amministrativo e l’impegno politico profuso nel sociale. Noi comunisti, che per principio, onestà e lealtà verso la collettività non abbiamo mai tratto vantaggio dalla politica, accettiamo con tranquillità il misero risultato elettorale ottenuto al pari di tante altre delusioni nel lungo e difficile cammino di lotta dal capitalismo al socialismo, ma non ci tocca più di tanto, perché le conseguenze ricadranno maggiormente sulla maggioranza del popolo di Forio, che non ha saputo approfittare dell’occasione per un profondo rinnovamento della vita amministrativa e sociale del paese, unitamente a un nuovo sviluppo strutturale, economico, occupazionale e di vivibilità ambientale del nostro territorio.

      Non ci hanno votato non per il simbolo, perché in altre occasioni ci hanno votato, ma per la presenza di 320 candidati, l’inammissibile parentopoli o professopoli nell’espressione del voto, la frantumazione dell’elettorato, l’opportunismo, l’egoismo, la carenza di analisi della situazione politica. Il nostro simbolo, formato dalla falce dei lavoratori della terra, dal martello degli operai dell’industria e dell’artigianato e dalla stella che rappresenta l’universalità dei principi comunisti, è come la croce per i cristiani, esso ha simbolicamente attraversato l’intera storia dell’umanità dall’organizzazione sociale primordiale del “comunismo primitivo” alla futura società comunista, dove l’uguaglianza si manifesterà nuovamente in ogni attività e beneficio sociale. Così come l’appellativo Compagno che ci distingue è una delle parole più umane e fraterne che esistono nel dialogo tra gli uomini.

      Sulla stampa qualche intellettuale di regime borghese e capitalistico ha scritto che i tempi sono cambiati, che non siamo più nel 1917, che siamo anacronistici, che la società è cambiata, è diventata più liquida, i partiti e le ideologie sono cadute. Ciò, forse, per giustificare le nuove forme di alleanze populiste, qualunquiste, personaliste e opportuniste, tanto care al potere economico e politico capitalistico e imperialistico, che così riesce meglio a governare i propri interessi e ad allontanare il pericolo, per loro, delle future rivoluzioni proletarie che, comunque, secondo noi restano in agguato sino alla conquista del socialismo in tutti i paesi della Terra, perché non sono scomparse le odiose e disumane disuguaglianze sociali, lo sfruttamento del lavoro altrui, le classi sociali contrapposte e in perenne conflitto tra loro, la ricchezza prodotta dal proletariato operaio e intellettuale racchiuso nelle mani, o nei forzieri, di pochi spregiudicati sfruttatori nazionali e internazionali, le schiavitù vecchie e nuove, eccetera. Solo il socialismo, libero da egoismi e sopraffazioni, può salvare l’umanità dal processo in atto di distruzione sociale e ambientale. Sosteneva pressappoco lo scienziato comunista e materialista Friedrich Engels: “O i comunisti distruggeranno  il capitalismo o questo distruggerà l’umanità intera”, cosa che purtroppo sta avvenendo da tempo!

      Noi siamo orgogliosi di essere comunisti, perché i nostri principi sono la fratellanza, l’uguaglianza economica e sociale per tutti i componenti della collettività, l’altruismo, la solidarietà, il soccorso reciproco, la comunità dei beni naturali e prodotti dall’uomo, la divisione del bene e del male, della gioia e del dolore. Noi attingendo dall’insegnamento di Lenin, di Gramsci e dall’esperienza storica del movimento comunista nazionale e internazionale ci presentiamo alle elezioni borghesi dove e quando ne abbiamo la forza  organizzativa per portare la lotta di classe pure nelle istituzioni borghesi e utilizzarle, come diceva Lenin, anche come megafono, ben sapendo che la superiore società socialista non si conquisterà con le elezioni del sistema e dello Stato borghesi bensì con la rivoluzione socialista. I falsi comunisti, ancora peggio quando si definiscono pure marxisti-leninisti, che si astengono per principio dalle elezioni borghesi sono nemici del socialismo e del comunismo.

      Coloro che non ci hanno votato, perché condizionati da convincimenti ideali, culturali e religiosi sbagliati e dall’imperversare di decenni di malgoverno amministrativo, hanno rinunciato alla possibilità di rinascita sociale del nostro Comune, all’istituzione elettiva dei “Consigli di Cittadini” e, dunque, alla partecipazione attiva e protagonista di tutti i Cittadini al governo degli interessi pubblici, alla fine delle discriminazioni sociali, del vergognoso clientelismo, favoritismo, nepotismo e di ogni altra forma di privilegio, alla gestione comunale diretta del Porto, alla lotta contro il degrado sociale e gli sprechi del danaro pubblico, alle spiagge libere attrezzate, allo scuolabus e mensa scolastica gratuiti, alla rapida individuazione e funzionalità dell’area di trattamento dei rifiuti solidi urbani, a una maggiore equità sociale, eccetera.

      La mancata elezione di consiglieri comunali del P.C.I.M-L. ha eliminato l’opposizione della classe lavoratrice operaia e intellettuale dal Consiglio comunale di Forio per la difesa dei propri interessi di classe amministrativi e sociali. Dopo i passati cinque anni di dure battaglie politiche nel civico consesso da parte del nostro Segretario generale del Partito e Consigliere d’opposizione Domenico Savio avranno brindato le forze conservatrici e capitalistiche passate e presenti dell’amministrazione comunale, liberate da un confronto pressante e da proposte amministrative incontestabili sul terreno degli interessi collettivi.

      Domenica prossima andranno al ballottaggio il sindaco uscente Francesco Del Deo e il suo già alleato elettorale e amministrativo Stanislao Verde, che hanno in comune la stessa cultura politica e amministrativa borghese e capitalistica e un periodo di collaborazione amministrativa. Di conseguenza il malgoverno dell’amministrazione del sindaco Francesco Del Deo è attribuibile anche al Consigliere di maggioranza Stanislao Verde per il periodo della loro collaborazione amministrativa. E’ naturale che ci si allea per convergenze ideali, culturali, politiche, amministrative e sociali. Per tanto chiunque dei due vincerà al ballottaggio e conoscendo il loro precedente malgoverno del paese nulla cambierà per il futuro amministrativo di Forio. Si tratta di due volti della stessa medaglia politica e sociale già conosciuti e che nulla di nuovo e di diverso lasciano presagire.

      Per tanto domenica 24 giugno 2018 il P.C.I.M-L. non sosterrà nessuno dei due candidati. Nel contempo invita i militanti e i simpatizzanti, la classe lavoratrice operaia e intellettuale di Forio, in modo particolare gli operai avanzati e gli intellettuali progressisti, a lavorare per rafforzare l’organizzazione del Partito, a continuare a far conoscere alla popolazione il nostro programma per la rinascita e lo sviluppo del paese, a contribuire allo sviluppo della coscienza popolare per l’autogoverno degli interessi collettivi in vista delle prossime iniziative di lotta per il rispetto dei diritti costituzionali e il soddisfacimento dei bisogni popolari, oltre a prepararci per la prossima campagna elettorale.