FALLIMENTO PEGASO, ATTESA LA DEPOSIZIONE DEL LIQUIDATORE

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Salvo imprevisti, e sarebbero gli ennesimi, stamane dovrebbe aver luogo la deposizione del teste principale dell’accusa nel processo per il fallimento della Pegaso. Dopo l’apertura del dibattimento lo scorso novembre, quando si svolsero le richieste di ammissione dei mezzi di prova, la ventilata deposizione del teste in questione  è stata più e più volte rinviata. La Pegaso era la società che gestiva il servizio di gestione rifiuti a Forio fino al 2007, e il primo teste chiamato a deporre è il professor Roberto Bocchini, liquidatore della stessa società.  Il collegio C della settima sezione penale del Tribunale di Napoli, presieduto dal giudice Di Stefano, oltre un anno e mezzo fa aveva già  esaminato in camera di consiglio le eccezioni sollevate dai difensori dei due imputati, accusati di bancarotta fraudolenta.  L’avvocato Michele Calise, legale di fiducia dell’avvocato Salvatore Serpico, eccepì la nullità del decreto che dispone il giudizio, per genericità ed indeterminatezza del capo d’imputazione. A sua volta la difesa di Franco Monti, sostenuta dagli avvocati Giancarlo Di Meglio e Ilaria Zarrelli, avanzò una richiesta di proscioglimento in fase preliminare, allegando la sentenza di proscioglimento degli altri indagati all’udienza preliminare, oltre a una serie di documenti, consistenti sostanzialmente in alcune delibere e verbali d’assemblea della defunta società. Entrambe le eccezioni non ressero all’esame del collegio, che all’esito della camera di consiglio ritenne di rigettarle. Dopo la lunga serie di rinvii, oggi l’udienza dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) dunque essere interamente dedicata alla deposizione del curatore fallimentare della società, il quale è anche uno dei principali accusatori degli ultimi amministratori della Pegaso, che fu dichiarata fallita nel 2011 dal Tribunale di Napoli.