FEDERTERME A ISCHIA: IL TERREMOTO NON HA PIEGATO L’ISOLA

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Il mondo delle cure termali si è dato appuntamento a Ischia per la convention ‘Le terme italiane tra presente e futuro: strategie per un rinnovamento possibile’, organizzata ieri da Federterme/Confindustria. La sede dell’incontro non è casuale: è stata individuata – spiega Federterme – dopo il terremoto dello scorso 21 agosto che ha colpito in particolar modo i Comuni di Casamicciola e Lacco Ameno e vuole testimoniare la costante attenzione di Federterme per l’Isola Verde e la fiducia nell’immutata capacità di accogliere del territorio ischitano e in particolare delle sue strutture alberghiere e termali.

Il terremoto, insomma, non ha piegato l’Isola, ha ricordato Costanzo Jannotti Pecci, presidente di Federterme che, all’apertura dell’assemblea, ha lanciato un appello alle istituzioni perché “si uniscano a noi per ridare smalto a quest’isola che un tempo era tra le prime al mondo nel campo delle cure termali”. L’appuntamento di Federterme precede il Giubileo della Femtec (World Federation of Hydrotherapy and Climatotherapy) celebrativo degli 80 anni della Federazione mondiale del termalismo – fondata a Milano e attualmente presieduta dall’italiano Umberto Solimene – che riunirà dal 15 al 20 ottobre, sempre a Ischia, esperti provenienti da tutto il mondo.

La scelta deliberata di contiguità tra i due eventi di Federterme e Femtec nasce dal proposito di realizzare nuove occasioni d’incontro per uno scambio d’informazioni ed esperienze tra imprenditori ed esperti termali, italiani e internazionali, sullo stato dell’arte del termalismo terapeutico e sulle prospettive di sviluppo del turismo del benessere termale.

“Chi sceglie le terme lo fa perché ne conosce sia i benefici per la salute delle acque minerali e termali che le attrattive naturalistiche e culturali, che giocano un ruolo importante insieme alla qualità dei servizi e alle risorse del territorio circostante”, ha dichiarato Jannotti Pecci, che ha aggiunto: “In Italia da sempre si va alle terme (circa 400 diffuse in tutto il Paese, in oltre 170 Comuni, ndr) perché sono soprattutto una risorsa e un presidio per la salute, importante e affidabile, che si fonda sulle specificità, qualità e diversità delle acque minerali termali, fredde e calde, che sgorgano dal sottosuolo e che possono essere utilizzate solo in base a rigorosi percorsi concessori e autorizzatori ministeriali e regionali”.

“Le strutture che offrono trattamenti termali sono accreditate dal Servizio sanitario nazionale che richiede la presenza di medici e specialisti e personale addetto dotato di specifica formazione ed esperienza. Fondamentale in questo senso è la collaborazione in atto con i ministeri della Salute e dell’Istruzione e della Ricerca e con gli assessorati alla Salute delle Regioni, per migliorare e adeguare i servizi termali alle esigenze dei cittadini e contenere i costi per il Sistema. A livello internazionale ed europeo vanno segnalati la collaborazione con i sistemi termali di altri Paesi, attraverso l’Associazione europea delle Terme e la Federazione Mondiale delle Terme (Femtec), e gli scambi di esperienze innovative e di buone pratiche”, ha concluso.

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