FORIO, IL CONSIGLIO COMUNALE APPROVA LA PROPOSTA DI LUSTRO SULLA GESTIONE RIFIUTI

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Ieri pomeriggio il consiglio comunale a Forio è iniziato con le preventivate votazioni per la nomina dei componenti della prima, seconda, quarta e quinta commissione consiliare permanente. L’orario d’inizio effettivo, quasi coincidente con quello annunciato nella convocazione, ha paradossalmente originato la prima polemica del consiglio: l’assenza di alcuni componenti dell’opposizione, arrivati quando le votazioni per le prime due commissioni erano già iniziate, ha provocato le proteste del consigliere Enzo Di Maio, che ha proposto di ripetere le operazioni, ma la mozione è stata respinta. L’avvocato Di Maio ha richiamato le avverse condizioni meteo che hanno causato i pochi minuti di ritardo, per discutere punti che sono stati proposti dall’opposizione quando essi avrebbero dovuto essere avanzati dalla maggioranza. Una situazione che secondo il consigliere rende assurda e paradossale l’avvenuta votazione delle prime due commissioni in assenza di parte della minoranza, cosa che per Di Maio evidenzia l’ostilità della compagine di maggioranza verso ogni tipo di collaborazione. Anche il consigliere Stani Verde ha stigmatizzato l’atteggiamento dell’amministrazione in carica, vista la materiale impossibilità di raggiungere senza ritardo il municipio, per poi attaccare l’esecutivo circa il ruolo di Ignazio Castagliuolo: è portavoce della maggioranza, oppure parla a titolo personale? L’amministrazione ha specificato che egli non riveste la qualifica ufficiale di portavoce, e Stani ha citato un articolo di Castagliuolo in cui l’opposizione viene definita come il problema di Forio, quando invece secondo Verde è proprio dalla minoranza che può venire un aiuto decisivo per risolvere i problemi atavici del paese, a partire dall’emergenza-rifiuti. Di qui l’importanza della composizione delle commissioni e dunque del dare la possibilità di ripetere le votazioni.  Tuttavia il presidente del consiglio Regine ha ritenuto di proseguire con la votazione dei componenti della quarta commissione (affari generali): sul punto, l’avvocato Di Maio ha contestato la possibilità di indicare tre nomi per ciascun consigliere, modalità che consentirebbe alla maggioranza di individuare anche il componente di minoranza più gradito. Sul tema la discussione rapidamente si è radicalizzata tra le due parti politiche, con l’opposizione che perorava l’opzione di voto con la scelta di un solo nome.

Poi è stata la volta della costituzione dei vari gruppi consiliari. Stani Verde ha fatto notare ironicamente che la maggioranza ha atteso la strutturazione in gruppi dell’opposizione per scoprire a propria volta di avere diverse anime al proprio interno.Un gruppo comprende i consiglieri Stani Verde, Jessica Lavista e Di Maio. Poi Di Lustro (“Amore per Forio”), D’Abundo (“Fratelli d’Italia”), Nino Savio (“Progresso per Forio di Sinistra”), Matarese (“Patto per Forio”), Mattera e Arturo (“Fare Forio”), Miragliuolo (“Forio democratica”), Di Maio e Manzi (“Amare Forio”), Carla Savio e Loffredo (“Progetto Forio”), Galasso (“Uniti per Forio”).

La discussione si è alzata pesantemente nei toni quando si è accennato all’interrogazione da parte delle opposizioni qualche mese fa su un recente concorso comunale, con il consigliere Stani Verde che si è scagliato contro l’amministrazione che avrebbe accusato la minoranza di aver fatto una “denuncia”, che invece non sarebbe così definibile. L’esponente dell’opposizione ha contestato anche un recente avviso di mobilità emesso dal Comune, ma il presidente Regine ha decretato lo stop alla discussione sul tema, non prima di due interventi dei consiglieri Ignazio Di Lustro e Jessica Lavista, col primo che ha dichiarato di fare ammenda e che avrebbe preferito chiedere soltanto un parere all’Anac, mentre la seconda ha spiegato che la minoranza aveva chiesto solo di verificare l’esistenza di eventuali irregolarità nella procedura concorsuale.

Il presidente del civico consesso ha richiamato i presenti alle operazioni di voto per la quarta commissione.Al momento della proclamazione degli eletti, quasi tutti i componenti dell’opposizione, tranne Di Lustro (che si è astenuto), hanno abbandonato l’aula.

Il consiglio ha poi affrontato il secondo punto in agenda, la “gestione rifiuti e nettezza urbana, atto di indirizzo”, mozione del consigliere Ignazio Di Lustro, che ha relazionato sul tema: fra l’altro, la proposta prevede la costituzione di una commissione composta da tecnici e politici in grado di collaborare in maniera permanente con gli uffici comunali nell’affrontare i vari problemi relativi alla gestione dei rifiuti.

Il punto critico di tale proposta, secondo l’avvocato Di Maio, è quello relativo alla scelta dei rappresentanti nella commissione prevista nella mozione, perché le modalità di votazione svuoterebbero il potere della minoranza a scegliersi i propri rappresentanti, la quale dovrebbe ottenere anche la presidenza.

Abbastanza improvvisamente, Nino Savio ha dichiarato di volersi dimettere dal ruolo di componente di minoranza nelle commissioni in cui è stato eletto, e ha abbandonato l’aula.

È poi intervenuto Stani Verde che ha rivendicato l’importanza di una proposta condivisa per risolvere il problema-rifiuti: «È necessario che nella conferenza dei servizi sia rappresentata anche l’opposizione, che è l’unica reale possibilità che noi abbiamo per incidere concretamente». Verde ha così teso la mano alla maggioranza, dichiarando di essere pronti a proporre le aree più opportune per le operazioni connesse alla gestione dei rifiuti: «Siamo un’opposizione costruttiva e lo abbiamo dimostrato». Il sindaco Francesco Del Deo ha giudicato la proposta ben fatta, e ha a sua volta proposto la formazione di un gruppo di lavoro dopo una riunione tra i vari capigruppo. Stani ha ribattuto proponendo di rinviare la votazione sul punto, per potersi sedere insieme ed elaborare e integrare la delibera in modo tale da risolvere realmente e definitivamente il problema, usufruendo delle professionalità presenti nell’intero consiglio.Di Lustro invece ha insistito sull’opportunità di votare subito la delibera, per non perdere tempo prezioso: rotta di collisione, dunque, tra i due esponenti di minoranza, mentre Gianni Mattera da parte sua ha dichiarato di apprezzare l’aiuto delle opposizioni, e di essere favorevole anche al discorso portato avanti da Stani Verde, ma di considerare l’attuale delibera come un valido inizio, un atto di indirizzo appunto, anzi una “start up”, da votare comunque. Entrambi hanno ipotizzato una possibile integrazione, ma successiva, con le proposte di Stani.  La mozione Di Lustro è stata messa ai voti, ed è passata coi voti della maggioranza e l’astensione dell’opposizione (tranne ovviamente quello dello stesso proponente).