FORIO, INTITOLATA A LUCIA CAPUANO LA SALA DEL MOLO BORBONICO

362

 

I componenti dell’esecutivo all’ombra del Torrione, su proposta del primo cittadino Francesco Del Deo, hanno deciso di approvare all’unanimità una delibera avente ad oggetto l’intitolazione della sala conferenze del molo borbonico alla signora Lucia Capuano, la donna del faro di Punta Imperatore e prima farista d’Italia. “L’amministrazione comunale di Forio – si legge nell’incipit della proposta di deliberazione – intende intitolare la sala conferenze sita alla radice del molo borbonico ad una donna per ricordarne sempre il genio, il coraggio, la determinazione, la forza d’animo, la generosità e lo spirito di sacrificio. Lucia Capuano, donna semplice di Forio, è esempio di tali valori. Una donna che seppe andare contro ogni barriera culturale del tempo, e diventare la prima donna farista in Italia, rompendo gli schemi di emarginazione in cui era relegata la donna dell’epoca”. “Dato atto che la memoria dei personaggi foriani del passato è un doveroso atto culturale per assicurare nel tempo il ricordo dei figli di Forio, che in modo più evidente ne hanno dimostrato il genio e il carattere, l’amministrazione ritiene giusto intitolare a Lucia Capuano la sala conferenze sita alla radice del molo borbonico, in quanto Lucia Capuano, la prima donna farista in Italia, ben merita il riconoscimento dell’intitolazione, atteso che il suo nome è ricordato con affetto, stima, e simpatia dagli abitanti più anziani di Forio e può essere un esempio anche per i più giovani, anche perché costituì il prodromo della valorizzazione della donna, per la sua emancipazione e verso la parità di genere”.

 Lucia Capuano nacque a Forio il 6 gennaio 1903 e sposò Francesco De Falco, guardiano del faro di Punta Imperatore, ed è lì che si trasferì a vivere insieme al marito e ai sette figli che nacquero dal loro matrimonio. Il 25 novembre 1937 il marito Francesco, detto “Ciccio ‘a lanterna”, morì in servizio fulminato da una scarica elettrica durante la riparazione di un guasto improvviso al faro e allora Lucia Capuano, improvvisamente vedova e con sette figli da sostenere da sola, trasformò il suo grande dolore in motivo di lotta per superare le discriminazioni fortissime allora esistenti tra uomo e donna, e riuscì a prendere il posto del marito come farista e assicurare così la sussistenza alla sua famiglia. Donna forte e coraggiosa che con fermezza e orgoglio, andando contro le convenzioni del tempo (era il 1937), riuscì a superare le avversità della vita divenendo la prima donna farista d’Italia. Morì a Forio il 6 luglio 1986.