FORIO, PARLA IGNAZIO DI LUSTRO: “SUPERIAMO LE LOGICHE DEI CLAN”

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«Sul tema politico è vero che bisogna costruire una coalizione, e i presupposti sono quelli che anche la vecchia politica possa presentare dei giovani, di cui io faccio il coordinamento.  Considerato il fatto che il paese versa da tanto tempo in una situazione di immobilismo, perché non attuare un ricambio generazionale? Con questo non voglio puntare il dito contro Franco Regine e Francesco Del Deo, che sono miei amici e con i quali ho sempre avuto un’interlocuzione molto friendly. Tuttavia ritengo che sia il momento di favorire un ricambio generazionale. E questo per allontanarsi dalla politica del “quanti voti porti?”, che non mi è mai piaciuta».  Ignazio Di Lustro delinea il suo inedito ruolo di candidato a sindaco di Forio in una lunga intervista rilasciata oggi al quotidiano Il Golfo: «Bisogna lasciar fare ai giovani. La cosa che mi ha sorpreso alle scorse politiche è che il Movimento Cinque Stelle, pur senza una presenza organizzativa, è stato il partito maggiormente votato. Questo che cosa vuol dire? Che c’è un’istanza di cambiamento molto forte: bisogna cavalcare quest’onda. Il panorama non è ancora chiaro. Tuttavia, se l’interlocuzione con Franco Regine, Antonio Trofa e altri non dovesse andare in porto, la cosa non ci sconvolge particolarmente. Ci sarebbe piaciuto che dei vecchi politici indicassero la nuova generazione loro erede e me la affidassero. È questo il senso dell’interlocuzione con gli altri tavoli: non è una negoziazione del tipo “tu mi porti cento voti, io ti do l’assessorato”. Non è questo il tema. Potremmo anche decidere di andare da soli, cercare di avere interlocuzioni e aggregare persone e non più gruppi politici. Mi piacerebbe far passare un’idea: se ci si riesce è bene, altrimenti mi interesserò ad altro». La fiducia al momento è alta: «Il nostro tentativo parte già da basi solide. Sia Franco che Vito hanno un discreto seguito, e questo è già un buon punto di partenza. Ce la giocheremo. Vediamo cosa si riesce a consolidare nelle prossime due settimane».