I CINEMA ISOLANI CONTRO L’ISCHIA FILM FESTIVAL

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Patrizia Matarese, titolare del Cinema delle Vittorie di Forio, ha indirizzato agli organi di stampa locali e regionali e per conoscenza anche al ministero dei Beni Culturali, una nota firmata anche da Antonio Allocca, patron dell’altro cinema isolano, l’Excelsior di Ischia, che rappresenta un attacco frontale nei confronti dell’organizzazione dell’Ischia Film Festival, la kermesse ideata e diretta da Michelangelo Messina, giunta alla sua 18esima edizione e che è in programma dal prossimo 27 giugno al 4 luglio.

Ecco il testo integrale: “Bisogna dire che fra tante nefandezze il COVID 19 ha anche avuto il merito di svelare spesso la vera essenza delle cose. Mi riferisco al mio lavoro (a scrivere è la Matarese, ndr): gestisco una sala cinematografica – il Cinema delle Vittorie di Forio d’Ischia- settore che è stato colpito appieno dallo tsunami Covid 19. Ebbene ieri (lunedì per chi legge. Ndr), nel corso del TG3 Campania, ho ascoltato l’intervista a Michelangelo Messina, organizzatore di un festival cinematografico… senza cinematografo!. Sono anni che va avanti con finanziamenti pubblici della Regione Campania e del Mibact Dg Cinema e Audiovisivo senza aver mai avuto la percezione che questo modo di organizzare l’evento, è lesivo dell’immagine del cinema stesso, cioè proprio di ciò che un Festival ha, o dovrebbe avere, il compito di implementare. Nell’intervista si parlava di sale cinematografiche, generando grande confusione, perché sull’isola d’Ischia le sale cinematografiche sono solo due e nessuna delle due è stata mai coinvolta in questa manifestazione, preferendo spazi che sebbene suggestivi, non possono essere paragonati ad un sala cinematografica. Peraltro sottraendo anche spettatori alle nostre attività per la contemporanea proiezione di film. Tutto in totale spregio dei tanti sacrifici che io ed il mio collega dell’altra sala cinematografica (il Cinema Excelsior di Ischia Porto), facciamo per tenere aperte le nostre strutture, fra ostacoli e difficoltà e senza ricevere nessun aiuto pubblico. Ma l’aiuto pubblico ha la finalità di aumentare la fruizione di un bene di interesse collettivo. E come è possibile pensare di organizzare un festival del cinema senza il cinematografo? I cinema sono luoghi di aggregazione e di cultura e, quando sarà finita l’emergenza che ci vede solo come luoghi di assembramento, cosa resterà? Per indicare la misura dello stato di abbandono di un luogo, si è soliti ricorrere all’espressione: ‘non c’è neanche un cinema’. Ebbene, noi siamo sopravvissuti in due nonostante l’incuria e la superficialità, siamo ancora qui e dobbiamo ringraziare solo i nostri amati spettatori e quanti altri amano davvero il cinema. A presto amici”.