IL CASO – ISCHIA SENZA AUTO, NON SONO TUTTE “ROSE”

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L’evento organizzato dal Comune di Ischia e denominato “PasseggiAmo”, e che ha portato alla chiusura al traffico nelle zone nevralgiche del territorio nella mattinata di domenica dalle 9 alle 13, ha suscitato consensi ma anche molte polemiche e proteste. In primis per un dispositivo che non ha funzionato come un orologio svizzero, dal momento che tanti si sono lamentati per l’eccessiva presenza nelle zone off limits di veicoli o mezzi stranamente autorizzati a transitare in un’area dove il traffico avrebbe dovuto essere tassativamente vietato. Ma poi diversi cittadini, in particolare quelli residenti nella zona teatro dell’iniziativa, hanno dovuto patire mille disagi, conseguenza anche dell’approssimazione con cui la domenica ecologica è stata organizzata. E soprattutto, particolare questo che ha destato più di qualche perplessità, con una comunicazione alla cittadinanza arrivata appena tre giorni prima. Insomma, in parecchi non hanno avuto nemmeno il tempo tecnico di organizzarsi e provare a capire che cosa stesse effettivamente per succedere e con quali modalità.

E così le proteste si sono sprecate, di svariata natura. Se è vero che è innegabile che Ischia e l’isola in genere debbano cambiare registro, è altrettanto indubbio che non si può organizzare un evento del genere con una superficialità in grado di far rabbrividire. E lasciando poi che il territorio continui a versare nell’incuria. Insomma, l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno da queste parti sono proprio le operazioni di facciata. La speranza, ovviamente, è che tutto questo possa tornare utile ed essere di esperienza per la prossima volta. Ma, onestamente, non ci facciamo affidamento più di tanto.