IL RICONOSCIMENTO – IL CASTELLO ARAGONESE ELETTO TRA I 20 PIU’ BELLI D’ITALIA

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foto principaleDI ISABELLA PUCA

ISCHIA – Questa volta è paesionline, sito web d’informazione turistica, a dare un riconoscimento alla nostra isola inserendo il Castello Aragonese nella classifica dei 20 castelli più belli d’Italia. Il loro intento è proprio quello di mostrare i castelli più belli da ammirare in Italia perché, così come scrivono sul loro sito web, «quando si parla di castelli le prime mete che vengono in mente sono la Francia con la sua valle della Loira, la Germania con la Baviera, l’Irlanda, la Scozia». Insieme al castello ischitano appare in classifica quello di Trani, affacciato sul mare della Puglia, regione che presenta tanti altri castelli di origine sveva; e poi ancora il castello di Fontanellato, poco distante da Parma, quello di Torrechiara in Emilia Romagna, uno dei maggiori esempi di architettura castellare italiana e quello di Aymavilles in Valle D’Aosta. Da nord a sud è una carrellata fatta di roccia e storie che si intrecciano passando per antiche tradizioni, usi e costumi di una popolazione che, ancora oggi, riconosce nella roccaforte della sua città parte della sua storia passata, presente e futura. Il Castello Aragonese spicca tra gli altri per il mare che lo circonda e per il verde che, gentilmente, lo ricopre. la cattedrale dell'AssuntaNon c’è ischitano che si rispetti che non abbia provato almeno una volta a rifarne il profilo su di un foglio aggiungendovi una cornice di gabbiani e pescherecci. Soggetto prediletto di ogni fotografo ischitano che lo riprende in ogni stagione notando per ciascuna un dettaglio particolare, è adagiato su un isolotto di roccia trachitica che deriva da un’eruzione avvenuta oltre 300. 000 anni fa. Con un’altezza di 113 metri sul livello del mare e una superfice di 56.000 mq, verso i primi del 1700 ospitava 1892 famiglie che al suo interno erano si sentivano al sicuro dalle incursioni dei pirati. Tra quelle stradine dove tanti visitatori s’incantano, passeggiavano le donne della storia, marchese, principesse e poetesse che, così come scrive Suzanne Thérault nella sua opera “ Un Cénacle humaniste de la Renaissance autour de Vittoria Colonna châtelaine d’Ischia”, erano tutte regine, regine di cuori. Padrona in assoluto fu però la donna della poesia, Vittoria Colonna che vi soggiornò dal 1509 al 1536 componendo sonetti d’amore e di morte per lo sposo Ferrante d’Avalos. Fu proprio nella  cattedrale del Castello, eretta nel XIV secolo, che il 27 dicembre 1509 furono celebrate le nozze di Ferrante d’Avalos, nipote di Costanza, con Vittoria Colonna. Il Castello era la meta preferita di Giovanna e Maria d’Aragona, di poeti e cavalieri, in un fervore letterario che era completato da una vita mondana non priva di fascino e di suggestione; esso divenne il luogo dove trascorrere in tranquillità i periodi più calamitosi attraversati dal regno di Napoli. una parte del covento delle ClarisseChiudendo gli occhi ci pare ancora di vederle quelle nobildonne dai capelli raccolti, cinti da perle e gemme preziose,  passeggiare tra le rocce. Si tiravan su dolcemente quegli abiti di velluto e, con un breviario tra le mani, venivano illuminate dal sole d’Ischia che, oggi come allora, riscaldava corpo e anima.