ISCHIA, ARRIVA LO “SFRATTO” PER LE EDICOLE DI ANTONIO RICCIO

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Per lo storico proprietario di edicole, Antonio Riccio, dal Comune di Ischia sono arrivate due strenne natalizie tutt’altro che gradite. Due determine firmate dai responsabili di settore che gli impongono la rimozione immediata di un’attività e la drastica riduzione in termini di metratura dell’altra. Una vera e propria “mazzolata” che riguarda i chioschi ubicati in Piazza Croce ed in via Alfredo De Luca, praticamente dinanzi al nuovo parcheggio pluripiano denominato ex Jolly. Partiamo proprio dal secondo di questi due atti. Nel documento si ricorda innanzitutto della determina n. 124 del 6 febbraio 2018 con cui si è provveduto a rinnovare la concessione di suolo pubblico permanente al Riccio per l’edicola in via De Luca. Poi il responsabile Suap Salvatore Marino scrive che “si sono conclusi con la consegna del parcheggio plutipiano i lavori di riqualificazione dell’area di via Alfredo De Luca mediante creazione di uno spazio giochi per bambini e la sistemazione di area a verde nonché per la creazione di una pensilina per il ricovero dei passeggeri delle linee di trasporto pubblico. L’esecuzione dei lavori ha consentito la restituzione alla pubblica fruizione di un’area precedentemente degradata caratterizzata da un’area di sosta dissestata in più punti nonché la creazione di ampi marciapiedi e di una pensilina per il ricovero dei passeggeri delle linee di trasporto pubblico”.

La premessa della determina suona già sinistra e non a caso nel passaggio successivo si fa presente come la permanenza nell’area della struttura adibita ed anche la tipologia di chiosco impiegato per la vendita, e finanche la sua ampiezza, risulta assolutamente incompatibile con “il decoro esterno di un’area rivalutata per la pubblica fruizione all’esito dei lavoratori effettuati”. Non a caso l’atto firmato da Salvatore Marino prosegue con lo stesso che rimarca come “nel contemporaneo l’interesse pubblico rappresentato dalla necessità di assicurare il decoro urbano e l’estetica cittadina dell’area interessata e l’interesse del privato alla continuazione dell’attività di vendita dei giornali sul suolo pubblico ottenuto in concessione, l’amministrazione è tenuta a verificare la possibilità di continuare lo svolgimento dell’attività in una struttura e in un’area compatibili con il decoro urbano e le superfici disponibili risultato dal rinnovato quadro d’insieme”. Una serie di punti che fanno arrivare alla pesantissima conclusione: “Ritenuto di dover procedere alla comunicazione di avvio del procedimento all’interessato affinché sia notiziato che l’ente non intende procedere al rinnovo della concessione di suolo pubblico per l’area interessata sia per l’ampiezza della superficie occupata che per la tipologia di chiosco-struttura impegnata finora per la vendita di giornali e riviste, comunica l’avvio del procedimento per la rimozione dell’edicola ubicata in via Alfredo De Luca, assegnando il termine di 15 giorni decorrenti dalla notifica della presente per la presentazione di memorie e documenti che l’amministrazione avrà l’obbligo di valutare, se pertinenti all’oggetto del provvedimento”.  Da precisare, a scanso di equivoci, che in questo caso la volontà del “palazzo” non è quella di cancellare l’edicola, ma semplicemente di ridurre la superficie del chiosco.

Discorso ben diverso per la seconda bastonata che, come detto, arriva invece per quanto riguarda il chiosco edicola di Piazza Croce. Nell’altra determina, infatti, sempre il responsabile di settore Marino scrive che “sono in corso lavori di riqualificazione dell’area compresa tra Piazza Croce e via Francesco Buonocore” e che sebbene il 9 aprile scorso sia stata rinnovata la concessione di suolo pubblico allo stesso Riccio, si fa presente “che l’esecuzione dei lavori pubblici risulta incompatibile con la permanenza in loco della struttura adibita ad edicola ubicata sul lato nord-ovest sia per profili che attengono la sicurezza del cantiere sia per la sua ubicazione nel contesto risultante dai lavori una volta completati£”. Considerazioni queste che inducono l’ente locale di via Iasolino di dover procedere anche in questo caso alla revoca della concessione di suolo pubblico, assegnando allo stesso il termine di 15 giorni per la presentazione di memorie e documenti che la pubblica amministrazione avrà l’obbligo di valutare se pertinenti al procedimento in atto. Salvatore Marino pure in questa determina, a scanso di equivoci, precisa che “anche in caso di mancata partecipazione al procedimento l’istruttoria seguirà il suo corso e all’esito del procedimento potrà essere disposta la rimozione coattiva della struttura adibita ad edicola se null’altro osta”. Insomma, in quella Piazza che una volta rappresentava una vera e propria agorà e punto d’incontro, l’edicola non ci sarà più.