Una svolta storica e forse anche un terremoto politico, visto che con questo tipo di aziende per decenni la politica ha viaggiato a braccetto attingendo anche parecchia benzina in termini di consenso elettorale. Sull’isola è finita l’era delle società partecipate che operano nel settore dei rifiuti. Avete capito bene, a partire dal prossimo 6 novembre dovranno alzare bandiera bianca e cessare la propria attività Ischia Servizi (già Ischia Ambiente), AMCA e Barano Multiservizi oltre naturalmente alle ditte esterne presenti nei Comuni di Lacco Ameno, Forio e Serrara Fontana. E’ l’effetto di una legge regionale varata lo scorso agosto i cui effetti – scusate il gioco di parole – forse sono passati fin qui eccessivamente sotto silenzio. La gestione dei rifiuti nei sei Comuni di Ischia e in quello di Procida sarà affidata a un ambito territoriale ottimale, il cosiddetto ATO, porzioni di territorio cui sono organizzati servizi pubblici integrati quali ad esempio quello idrico e dei rifiuti. Le aziende partecipate attualmente presenti sul territorio isolano potranno continuare la loro attività fino a quando a seguito di gara non sarà stato nominato un nuovo soggetto che svolgerà il servizio per i prossimi 15 anni. L’unica speranza per i Comuni isolani è quella di sottoporre all’ATO una soluzione condivisa dalle sette municipalità ma mettere insieme tante teste (specialmente dalle nostre parti) non è roba da poco. Ecco perché, allo stato dell’arte, il futuro appare oltremodo nebuloso.