ISCHIA, UN PATRIMONIO DILAPIDATO: COSI’ IN 40 ANNI E’ DIVENTATA PIU’ POVERA

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Corre l’anno 1982, siamo a Ischia. Il reddito pro-capite è il secondo più alto d’Italia. Passano 40 anni, ci troviamo nel 2022. Nella classifica dei comuni turistici il comune d’Ischia si classifica all’86°posto su 100 nel report-raking per valore aggiunto. Che cos’è il valore aggiunto applicato al turismo? E’ la ricchezza che produce il turismo. Come si calcola? è fondato sul calcolo delle presenze turistiche, sia ufficiali che sommerse e sul conto satellite realizzato dall’Istat. Nel calcolo entrano anche le imposte locali e il “peso” di queste sull’economia. In questa speciale classifica il comune di Forio con la “produzione” di 317 milioni,  652mila e 580 euro con un incremento percentuale dello 0, 31 % si colloca al 47 posto, primo dell’isola d’Ischia. Il comune di Ischia con 223 milioni,  377mila e 107 euro si colloca invece al 86° posto. Pur sommando le due località principali dell’isola siamo ben lontani dalla ricchezza che produce il solo comune di Sorrento: 728milioni, 415mila e 022 euro,  collocandosi al 20° posto. Il Comune di Rimini, che si classificava 5° in Italia nel 2022, subito dopo le città d’arte (prima dell’alluvione che lo ha colpito quest’anno), produceva 1 miliardo, 481milioni, 114mila e 745 euro.

Che cosa ci dicono questi numeri?  Innanzitutto che la crisi che registriamo in questa estate 2023 è stata già fotografata nel 2022, a cui questi numeri si riferiscono. Ci dicono che in 40 anni abbiamo dilapidato e svalorizzato il nostro patrimonio. Ma i numeri ci dicono anche un’altra cosa: nella classifica dei redditi pro capite del comune di Ischia ci sono solo 71 contribuenti che dichiarano più di 120 mila euro.  Pochi se confrontati ai redditi dichiarati negli anni ottanta. A questi numeri bisogna aggiungere quelli dei debiti contratti dalle aziende isolane in questi anni: ad inizio 2022 un miliardo e duecento milioni. Una montagna se paragonati al “valore aggiunto” cioè alla ricchezza. Insomma, c’era una volta la Ischia opulenta. Dissoltasi come neve al sole in 40 anni.