LA MANIFESTAZIONE PER LA SANITA’: “GLI ISOLANI NON SONO CITTADINI DI SECONDA CATEGORIA”

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 Sono scesi nuovamente in piazza, ieri mattina, a due anni di distanza dall’ultima pubblica protesta, i cittadini isolani per manifestare contro i continui disservizi del comparto sanitario di Ischia.  Cudas, associazioni di categoria, personale ospedaliero, scolaresche ed operatori del settore sanitario  si sono mobilitati ancora una volta per rivendicare il diritto della comunità isolana a servizi sanitari adeguati ed efficienti. Un diritto che purtroppo continua ad essere calpestato. «Vogliamo essere curati in modo dignitoso e decoroso. Basta con questo scempio nella sanità isolana».  È un coro di protesta unanime quello che si solleva lungo la statale che unisce Casamicciola a Lacco Ameno dove  in tanti si sono radunati per far sentire la propria voce a chi di competenza. «Senza personale non c’è ospedale» si legge a caratteri cubitali su uno dei tanti striscioni che fa capolino tra la folla di persone, mentre un altro con la scritta «Ischia in rivolta per un’emergenza irrisolta», viene fatto sventolare da un gruppo di studenti.

I manifestanti si sono dati  appuntamento  di buon mattino in piazza Marina a Casamicciola e, muniti di megafono e striscioni, hanno marciato in direzione di Lacco Ameno, per protestare proprio  fuori dalle mura del nosocomio isolano dove ogni giorno medici ed infermieri assistono i pazienti,  con enorme dedizione, tra  molteplici difficoltà. Tutti i reparti, infatti, sono da mesi ridotti al minimo storico, con pochissimi operatori in servizio, costretti a carichi di turni massacranti. Una situazione questa che, con l’arrivo dell’estate,  con ogni probabilità è destinata a peggiore inesorabilmente.«Dal primo Giugno – ha infatti protestato a gran voce un medico del Rizzoli –  saremo soltanto in tre a lavorare nel reparto di cardiologia. È stato bandito, nei mesi scorsi un concorso dall’Asl Napoli2 Nord per otto unità, le quali però sono state destinate tutti ad altri ospedali.  In tre sarà difficilissimo garantire  un servizio adeguato al nosocomio di Ischia. Tutto questo è scandaloso. Vogliamo soltanto essere messi nelle condizioni di poter assistere la popolazione isolana!».