In un’aula del Giudice di Pace di Ischia si è chiuso un capitolo di giustizia e trasparenza bancaria. Due cittadine ischitane hanno ottenuto ragione contro Intesa San Paolo, che le aveva segnalate alla Centrale Rischi come cattive pagatrici. A guidarle, l’avvocato Antonio Visone, che ha costruito la difesa sul punto essenziale: l’assenza del preavviso obbligatorio di segnalazione previsto dall’art. 125 del Testo Unico Bancario.
Durante il processo, Visone ha evidenziato come quella mancanza non fosse una mera svista procedurale, ma una violazione del diritto di difesa e della trasparenza nei rapporti tra banca e cliente. Le due donne, escluse da nuovi finanziamenti per un presunto ritardo nei pagamenti, hanno così visto riconosciuto il torto subito.
Il giudice Bruno Joudioux ha accolto la tesi difensiva, dichiarando illegittima la segnalazione e ordinandone la cancellazione dal CRIF. Ha inoltre condannato la banca al risarcimento per danno non patrimoniale, riconoscendo che la sofferenza economica e morale è insita nell’essere ingiustamente marchiati come insolventi.
Senza enfasi ma con rigore, la sentenza ribadisce un principio essenziale: la correttezza informativa è parte integrante della fiducia bancaria. Un successo per la tutela dei cittadini e per il lavoro attento e determinato dell’avvocato Antonio Visone.




