LACCO, STOP ALLA SELEZIONE DELL’AVVOCATO DEL COMUNE

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Dal servizio affari legali del Comune di Lacco Ameno, arriva il contrordine: stop alla procedura di selezione per il servizio  di rappresentanza legale dell’ente. Come si ricorderà, giovedì era in programma il colloquio per l’unico candidato all’affidamento del servizio legale di rappresentanza, assistenza e difesa del Comune di Lacco Ameno nei giudizi di primo e secondo grado innanzi all’autorità penale e civile (a eccezione del contenzioso in materia di codice della strada), oltre ai giudizi presso il Tar e i ricorsi al Presidente della Repubblica, nonché in materia di assistenza stragiudiziale a favore dell’ente (esclusi i giudizi innanzi al Consiglio di Stato e Corte di Cassazione). Il colloquio, previsto per le ore 16.00 di giovedì pomeriggio, non ha avuto luogo “vista la richiesta di annullamento in autotutela di cui alla nota acquisita al prot. com. n.8000 del 12.6.2018, nelle more del termine per provvedere di cui all’art. 1, comma 5, della legge 241/90 e ss.mm.ii”. In pratica, uno dei candidati (l’avvocato Sergio Trani; l’altro era il collega Francesco Maddaluno) esclusi per via di alcune omissioni documentali che andavano allegate alla domanda, ha contestato tale decisione. Ora la palla passa al responsabile del procedimento, che dovrà riconsiderare le “scartoffie” e, nel caso, ammettere anche il ricorrente al colloquio. L’avvocato Nicola Patalano era risultato l’unico ad aver presentato ogni elemento per la valutazione della candidatura in conformità dell’avviso pubblico di gara. L’affidamento prevede la stipula di un contratto della durata di due anni, con la possibilità di proroga per un ulteriore biennio.