LADRI D’AUTO, ARRIVA LA CONDANNA CON PENA SOSPESA

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Gli agenti del commissariato di polizia di Ischia, guidati dal vicequestore Alberto Mannelli, hanno messo in atto un’attività investigativa condotta a tempo di record  che ha consentito di individuare quattro soggetti, i quali in meno di ventiquattro ore si sono visti dapprima arrestati e successivamente condannati o reclusi. Gli agenti hanno messo le manette ai polsi di Cristian Adelin Ghita, di 18 anni e F.D.A., di 17 anni, e poco dopo  Nicolas La Rocca, di 18 anni e M.F. di 17 anni, responsabili in concorso del reato furto aggravato.

L’allarme è scattato nella notte tra domenica e lunedì: erano da poco trascorse le 3 quando i poliziotti in servizio presso gli uffici di via delle Terme sono stati allertati dalla centrale operativa, che li informava che era stata appena rubata un’autovettura tipo Fiat 600 che si trovava parcheggiata in un box di via Nuova dei Conti. Le pattuglie che abitualmente presidiano il territorio nelle ore notturne e gli agenti a bordo delle stesse hanno immediatamente fatto scattare le ricerche intercettando l’auto rubata di lì a poco in una delle strade adiacenti: a bordo del veicolo si trovavano F.D.A., di 17 anni, alla guida  e Cristian Adelin Ghita di fianco, che ovviamente dopo essere stati bloccati venivano entrambi dichiarati in stato di arresto.  Ma il cerchio non era ancora chiuso, tutt’altro. I poliziotti, infatti, hanno notato che l’auto rubata era seguita a breve distanza da un’altra autovettura, una Fiat 500, che pure veniva prontamente bloccata. A bordo di quest’ultima gli agenti hanno identificato altri due giovani  tali Nicolas La Rocca, di 18 anni alla guida e M.F. di 17 anni di fianco, peraltro amici dei due arrestati.

Dai controlli effettuati i poliziotti hanno scoperto che anche quest’auto, la Fiat 500, era stata appena rubata da via Acquedotto, e la proprietaria  non si era ancora accorta del furto visto che presumibilmente, vista l’ora tarda, dormiva placidamente. Anche in questo caso sono scattate le manette: entrambe le autovetture sono state restituite alle proprietarie, mentre i quattro giovani sono stati, due diciassettenni sono stati accompagnati presso il Centro di prima accoglienza dei Colli Aminei mentre i due maggiorenni sono rimasti in attesa del processo per direttissima che si è celebrato ieri mattina. E al termine del quale – dopo che gli arresti operati dalla ps erano stati ovviamente convalidati – sono stati condannati alla pena di sedici mesi di reclusione, con sospensione della stessa ed immediata remissione in libertà.