LAVORO, SAVIO CONTRO CAREDDA: M5S GIOCA SULLA PELLE DEGLI STAGIONALI

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di Gennaro Savio*

Nel mentre sull’isola d’Ischia continua la tragedia sociale per migliaia di lavoratori stagionali ridotti alla fame dal governo Conte che al momento non gli ha ancora riconosciuto i bonus economici a loro destinati, personaggi politici locali, diretta espressione dei partiti che sostengono il governo e dunque diretti responsabili di questa situazione, si atteggiano a difensori della classe lavoratrice isolana: da non credere. Come il sindaco di Ischia, Enzo Ferrandino, del Partito Democratico, e Ferdinando Caredda del Movimento Cinque Stelle, tutti e due espressione dei due dei maggiori partiti  che sostengono il premier Conte. Ebbene, entrambi, con un atteggiamento politicamente strumentale della difesa dei diritti dei lavoratori, anziché pretendere dai loro partiti la risoluzione del problema, scendono in piazza a protestare. Che lo faccia un vecchio “marpione” della politica isolana come Enzo Ferrandino, sinceramente c’è poco da meravigliarsi, ma che lo faccia un esponente del Meetup Amici di Beppe Gillo che con il loro movimento continuano a voler apparire come i “verginelli” della politica italiana nonostante la situazione disastrosa in cui in poco più di tre anni hanno ricacciato il paese peggio di come abbiano fatto i loro predecessori, veramente è troppo e la cosa non può passare sotto silenzio. Perché i nostri concittadini meritano chiarezza e rispetto e non consentiremo mai a nessuno di strumentalizzarli politicamente ed elettoralisticamente parlando.  Ma veniamo al dunque. Da anni Ferdinando Caredda, giovane di Forio, è il rappresentante della regione Campania dell’ANLS, l’Associazione Nazionale dei Lavoratori Stagionali, con cui periodicamente scende in piazza in manifestazioni che si organizzano a difesa dei lavoratori stagionali. E sin qui nulla da obiettare. Il problema non è questo, anzi. Il problema è che Ferdinando Caredda, oltre ad essere un rappresentante dell’ANLS, è, soprattutto, un esponente e attivista storico del Meetup Amici di Beppe Grillo dell’isola d’Ischia con cui, come riporta il 20 febbraio 2020 il quotidiano “Il Golfo”, è stato anche candidato alle ultime regionarie del Movimento 5 Stelle. E negli anni proprio per la sua appartenenza politica, Caredda ha letteralmente portato a “sperdere” i lavoratori ischitani dietro il Movimento 5 Stelle tra i meandri di Camera e Senato dove periodicamente dava notizia di essere stato audito da varie commissioni. Illudendo migliaia di lavoratori che quelle audizioni avrebbero portato a dei risultati positivi. Ma, evidentemente negli anni, nessuno lo ha “audito” concretamente visto e considerato che nonostante ad ascoltarlo fossero in genere rappresentanti istituzionali della sua stessa parte politica, non ne hanno mai preso in  considerazione le proposte. Ferdinando Caredda da anni con assemblee ed incontri pubblici cerca di mediare tra sindaci e rappresentanti politici ed istituzionali che non hanno alcuna intenzione di venire incontro alle esigenze del mondo del lavoro. Il risultato, ovviamente, politicamente parlando, è disastroso in quanto non solo non si risolve il problema, ma in tanti hanno seguito lui e il Movimento 5 Stelle sperando che qualcosa potesse cambiare. Macché. Movimento 5 Stelle che negli anni scorsi, attraverso suoi autorevoli esponenti nazionali, ha strumentalizzato persino la vergognosa scelta politica, fatta dall’allora premier Matteo Renzi, di dimezzare l’indennità di disoccupazione. “Audite”, “audite” cosa scriveva all’epoca sul suo sito web il Senatore, Sergio Puglia: “Il governo colpisce ancora! Dal 1 maggio è la volta dei lavoratori stagionali. Il governo Renzi sembra impegnato a produrre povertà e umiliazione attaccando una dopo l’altra tutte le categorie lavorative. Con l’introduzione della NASPI più di 350.000 persone conosceranno disoccupazione e povertà”. Ma non è tutto. Per rincarare la dose a difesa degli stagionali, il Senatore Puglia pubblicò, sempre sulla sua personale pagina web, una petizione popolare il cui testo, tra l’altro, recita: “No al dimezzamento del sussidio di disoccupazione per i lavoratori stagionali. I sottoscritti cittadini elettori con la presente petizione chiedono al Presidente del Senato della Repubblica e ai parlamentari del Senato della Repubblica di assumere i provvedimenti necessari al fine di eliminare la norma che penalizza i lavoratori stagionali ed i precari del settore della scuola, ripristinando il diritto a percepire la prestazione a sostegno del reddito, durate i periodi di disoccupazione, per un tempo pari a quello previsto dalla precedente normativa (ASpI disoccupazione ordinaria non agricola e Mini-ASpI disoccupazione ordinaria non agricola con requisiti ridotti), poiché con l’introduzione nella NASpI dell’articolo 5, del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22 causerà un’evidente e grave penalizzazione per la categoria dei lavoratori stagionali e dei precari del settore scolastico che non potranno più coprire il proprio reddito come per il passato”. Sin qui alcune delle frasi copiate e incollate della pagina web del Senatore Puglia. Che belle parole, dovettero pensare i lavoratori stagionali italiani, peccato però che una volta al governo, Puglia e gli Amici di Beppe Grillo se ne siano letteralmente dimenticati visto e considerato che dopo tre anni di governo non hanno ancora avuto la volontà politica di reintrodurre l’indennità di disoccupazione e così gli stagionali con Conte premier, continuano a fare la fame come ai tempi di Renzi Presidente del Consiglio: da non credere! Caro Ferdinando Caredda, è ora di smetterla di ingannare politicamente parlando i lavoratori ischitani stando  con due piedi in una scarpa, stando col proprio movimento politico nella maggioranza di un governo antipopolare e antioperaio e come lavoratore stagionale all’opposizione. I lavoratori ischitani hanno bisogno di una guida coerente e credibile per difendere i propri interessi di classe sfruttata e umiliata dall’infame sistema economico e sociale capitalistico e il Comitato di Lotta dei Lavoratori Stagionali e non dell’Isola d’Ischia, che mi onoro di rappresentare, garantisce serietà ed equidistanza da tutte le forze politiche presenti in parlamento. Di qui l’appello alle lavoratrici e ai lavoratori ischitani, onde evitare di dover continuare a subire sonore sconfitte,  a non ascoltare e seguire più comitati di potere dalla cultura padronale e personaggi politici diretta espressione dei partiti di governo, ma di impegnarsi a far crescere il Comitato di Lotta dei Lavoratori Stagionali e non dell’Isola d’Ischia, vera espressione dei bisogni e delle aspettative del mondo del lavoro. Per quanto riguarda l’assemblea che si è tenuta ieri pomeriggio al polifunzionale, come Comitato non abbiamo aderito perché non condividevamo la linea politica datale dagli organizzatori che hanno persino invitato i sindaci i quali, non solo pur avendone la possibilità non hanno fatto nulla sinora per andare incontro alla disperazione dei lavoratori, ma hanno ricevuto pure gli applausi dei presenti: da non credere! Sindaci isolani che anziché seguire l’esempio, come da noi proposto, delle amministrazioni comunali di Capri e di altri comuni della terraferma di stanziare fondi da elargire ai lavoratori che stanno facendo la fame, pensano a finanziare le aziende e a reintrodurre la sosta a pagamento sulle strisce blu: che vergogna! All’assemblea oltre a sindaci, è stata invitato anche il consigliere regionale di Forza Italia, Maria Grazia Di Scala che col partito di Berlusconi si sono resi responsabili di manovre economiche di macelleria sociale che hanno fatto piangere lacrime amare al mondo del lavoro del nostro paese e che a livello regionale hanno azzoppato la sanità pubblica e il trasporto  con la privatizzazione della Caremar. E questi sarebbero i rappresentanti istituzionali che dovrebbero difendere gli interessi dei lavoratori stagionali. Meglio fermarsi qui e stendere un velo pietoso… Tra gli intervenuti all’assemblea degli stagionali, è stato anche Luca D’Ambra, Presidente di Federalberghi dell’isola d’Ischia. A tal proposito ci poniamo una sola domanda, che vale più di ogni commento. Ma veramente qualcuno pensa che nel 2020 i diritti dei lavoratori possano essere difesi dagli albergatori???

*Presidente del Comitato di Lotta dei Lavoratori Stagionali e non dell’Isola d’Ischia