L’INTERVENTO – SEI COMUNI, SERVIZI UNITI: IO LA VEDO COSI’

128

COMUNE UNICODI LUCIANO VENIA

Sono convinto che sull’isola di Ischia si debba avere una sola azienda di rifiuti, una sola azienda che gestisca i porti, una sola azienda della riscossione, una sola azienda per la valorizzazione delle risorse, una sola tariffa dei taxi, un solo corpo di Polizia Municipale, un solo cartellone degli eventi senza sovrapporre orari e spettacoli, una sola politica turistica, una sola politica dei trasporti, una univoca oculata attenzione alla assistenza dei cittadini e della sanità.Sono anche convinto che ci sono stati troppi sprechi e spese non ottimizzate. Così come è evidente che un bacino più ampio di utenti dovrebbe ridurre i costi dei servizi e razionalizzare le risorse allocandole laddove esse risultino più efficaci, efficienti ed economiche.. Sarebbe davvero così? Chissà, speriamo. Ma pongo anche il problema della storia e della Identità. Vorrei poi che liberamente i cittadini potessero scegliere se cancellare sei città dove vivono e sono nati accorpandosi esprimendo una forte e chiara volontà di massa in un solo Comune oppure restare autonomi salvo diverso comando dettato dall’ordinamento con procedure “imperative” o “coattive”i e vorrei che questo democraticamente passasse per un momento di consultazione con la necessaria partecipazione del 75% della popolazione di tutti i comuni interessati. Tutto qui. Peraltro tutte queste cose sono possibili anche mantenendo tutti i sei comuni. Insomma la democrazia passa per il voto ma in caso di scelte fondamentali come quella di sopprimere ben sei comuni occorre una soglia qualificatissima di partecipazione al voto (io dico dal 50,01 % fino al 75% che sarebbe ottimale) per dare forza politica e validità rappresentativa ampia al referendum.