L’IMPRENDITORE AVREBBE INTIMIDITO IMPRENDITORI DICHIARANDOSI ESPONENTE LOCALE DEL CLAN MOCCIA AL FINE DI IMPEDIRE CHE SI RIVOLGERSSERO AD ALTRI CONCORRENTI SUL MERCATO
Nell’ambito di attività di indagine diretta da questa Procura della Repubblica, il personale della Sezione Investigativa di Napoli del Servizio Centrale Operativo dela Polizia di Stato e del Commissariato di Ischia, ni data odierna, hanno eseguito una ordinanza cautelare applicativa della misura degli arresti domiciliari emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di una persona gravemente indiziata dei reati di estorsione e di illecita concorrenza con minaccia e violenza, reati aggravati dal metodo mafioso.Si tratta di Angelo Marrazzo. In particolare, l’indagato in qualità di gestore di fatto di una società esercente attività di navigazione e, specificamente, attività di trasporto di rifiuti speciali dall’isola di Ischia alla terraferma, avrebbe intimato al denunciante di utilizzare esclusivamente i traghetti della sua compagnia di navigazione, minacciando, in caso contrario, di fargli sequestrare i camion e di fargli applicare sanzioni amministrative, in modo da bloccare la sua attività imprenditoriale. Marrazzo avrebbe altresì compiuto atti di concorrenza illecita in danno di altre compagnie di navigazione che svolgevano al medesima attività. I suddetti delitti sarebbero stati realizzati con modalità mafiose, in quanto l’indagato si sarebbe avvalso della forza di intimidazione derivata dall’evocata appartenenza a sodalizi di natura camorristica, in quanto si sarebbe presentato quale referente del clan Moccia sull’isola di Ischia. Con al medesima ordinanza è stato anche disposto il sequestro preventivo delle due motonavi della compagnia di navigazione dell’indagato, Giuseppina I e Don Angelo, mediante il cui utilizzo l’imprenditore si sarebbe di fato assicurato il monopolio nell’attività di trasporto di rifiuti dall’isola di Ischia, trattandosi dello strumento tramite il quale sarebbero stati realizzati gli atti di concorrenza commerciale in maniera illecita. Il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta ni sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e, quindi, presunta innocente fino a sentenza definitiva. Il provvedimento a firma del Procuratore della Repubblica Nicola Gratteri e dal Vicario del Procuratore Sergio Ferrigno.