Sequestrata nel porto di Casamicciola la MN Giuseppina I battente bandiera rossa





E’ stato individuato all’alba presso la sua abitazione di Via Principessa Margherita a Casamicciola Terme e tratto in arresto, l’armatore Angelo Marrazzo. Noto per la lunga attività nell’ambito del trasporto speciale via mare nelle isole del Golfo, Marrazzo in un primo momento era sfuggito agli agenti che all’alba avevano provato a rintracciarlo presso il suo hotel nella Baia di Citara a Forio. Non si conoscono ancora i dettagli dell’’inchiesta della DDA. Al momento Marrazzo destinatario di ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nel comune di origine a Frattamaggiore. Il provvedimento si troverebbe al centro di una vasta operazione congiunta della Guardia Costiera e della Polizia di Stato sull’isola d’Ischia, finalizzata all’esecuzione di un decreto di sequestro nei confronti della Compagnia di Navigazione Traspemar, azienda specializzata nel trasporto di merci speciali e rifiuti da e per l’isola. Al centro dell’inchiesta, condotta sotto la regia della Procura di Napoli, ci sarebbe un presunto traffico illecito di rifiuti pericolosi e influenze illecite legate alla gestione delle attività portuali. Stamani gli inquirenti eseguita la misura a carico di Marrazzo hanno subito sequestrato la nave ammiraglia della flotta Traspemar.All’arrivo la nave traghetto “Giuseppina I”, rientrata questa mattina da Pozzuoli presso il Porto di Casamicciola(porto di destinazione e partenza), è stata posta sotto sequestro ai sensi del 227CCP in ordine ad un provvedimento emesso il 20 maggio . In attesa di conoscere i dettagli dell’operazione che ha visto un massiccio dispiegamento di uomini e mezzi sia terra che per via aera con un elicottero della polizia chiamato a pattugliare l’area di intervento sono diverse le indiscrezioni trapelate, tutte in attesa di conferma. Nel mirino degli inquirenti ci sarebbero in particolare le modalità di trasferimento di fanghi e terre derivanti da cantieri avviati per l’emergenza e la ricostruzione post-calamità a Ischia. Le autorità starebbero valutando anche l’eventuale coinvolgimento in un sistema di influenze. Rapporti ritenuti opachi tra la società e soggetti pubblici o privati coinvolti nella filiera dei rifiuti.Per ora non si conoscono i dettagli delle ipotesi di reato, ma fonti riservate parlano di violazioni gravi in materia ambientale e amministrativa. L’intera operazione conferma l’attenzione crescente delle autorità verso la gestione dei rifiuti nelle aree insulari e nei territori interessati anche da attività di emergenza e ricostruzione. Marrazzo è accusato di estorsione e concorrenza illecita aggravate dalla modalità mafiosa. Altri beni e mezzi societari, si parla anche del traghetto Don Angelo, noleggiato per un servizio di trasporto marittimo di rifiuti alle isole Eolie,sarebbero stati già sequestrati in Sicilia.