Un’ordinanza il cui rispetto – va detto – fin qui si era rivelato praticamente un optional. Ma qualcuno, evidentemente temendo un giro di vite repentino ed improvviso specialmente in questo periodo estivo, ha preferito cautelarsi passando al contrattacco. Il divieto di funzionamento dei distributori automatici di bevande e snack sul territorio del Comune di Ischia dalle ore 21 e fino all’alba, voluto da Enzo Ferrandino, sarà oggetto di discussione dinanzi ai giudici amministrativi. E tutto sommato c’era da aspettarselo. Il nuovo regolamento è stato impugnato dinanzi al Tar Campania da tre operatori: si tratta di Ischia Matic, Coge Immobiliare e la ditta individuale D’Ambra Gianfranco. I tre ricorrenti, ovviamente chiedono l’annullamento – passando per la sospensiva – del regolamento «per la tutela del decoro urbano, la quiete pubblica e la vivibilità approvato in Consiglio comunale il 21.04.2023 e pubblicato solo il 18.05.2023 ogni altro atto ad esso presupposto e conseguente, ancorché incognito».
Nel ricorso, tra l’altro, i titolari delle strutture in questione evidenziano tra l’altro che le loro attività sono da inquadrarsi in una normale attività di vendita di beni quali per l’appunto devono intendersi bibite, snack e simili senza l’ausilio di personale e che in particolare i software utilizzati sono tali «da escludere per esempio la vendita di birre ai minorenni, o la vendita di prodotti vietati nelle fasce orarie in cui vige il divieto». Aggiungendo che «sino all’entrata in vigore della delibera n. 9 del 27.04.2023 tale attività era regolamentata come tutte le altre presenti sul territorio del Comune di Ischia; che in ogni caso tali locali rispettavano i limiti per la vendita importi dalle autorità locali e che le stesse attività imprenditoriali sono fornite di sistema di videosorveglianza ad alta automazione che ne permetta il sistematico controllo e monitorazione». Poi un’altra serie di osservazioni di natura giuridica, su tutte il fatto che venga violata la libertà di concorrenza sul mercato. Non solo, si parla anche di iniziativa discriminatoria e inutile per quanto attiene la tutela dell’ordine pubblico. Aspetti che adesso dovranno essere passati ai raggi X dal TAR.