NON POTEVA PARLARE E CAMMINARE, ORA SI LANCIA COL PARACADUTE: LA FAVOLA DI CARLA PATALANO

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Lei è Carla. Nasce a Ischia nel 1995. Le manca un braccio, i piedi sono inclinati all’interno, la mandibola ha delle malformazioni. I medici dicono che ha una sindrome rara, ci sono solo pochi casi al mondo. Deve rassegnarsi, non camminerà e non parlerà mai. I genitori piangono. Carla no. Affronta tanti interventi con il sorriso. Poco alla volta impara a scandire le sillabe, muove i primi passi. Cade, si rialza, riprova, finché lascia tutti a bocca aperta.
È il 2018. Carla parla, cammina, si è costruita una vita su misura, ma le sta stretta. Qualcuno le parla di paracadutismo, lei sente una scossa, un fremito di vita. S’informa, poi siede davanti ai genitori. Voglio lanciarmi dagli aerei. La madre non ne vuole sapere. È troppo pericoloso. Anche il padre è preoccupato da morire. Carla tiene lo sguardo fisso su entrambi. Ha lottato con tutta se stessa per far funzionare le sue gambe e le sue braccia. Vuole correre, saltare, volare. Vuole essere libera. I genitori capiscono, ha il loro appoggio.
Carla si prepara per il primo salto con l’istruttore. Si affaccia dall’aereo. Un minuto al lancio! Ha paura, poi d’un tratto non pensa più a nulla. Si tuffa. Fluttua. Accarezza l’aria. Il mondo ai suoi piedi è piccolissimo. Lei si sente infinita. Prova una connessione totale tra mente e corpo. Finalmente è se stessa, completa. Apre il paracadute. Tutto rallenta. Anche le emozioni. L’impatto con la terra la sorprende. Respira a pieni polmoni. Il mondo sembra ancora più bello.
Carla continua ad allenarsi. Inizia i lanci per prendere il brevetto, ottiene la licenza. Supera ogni limite. Oggi ha 28 anni. Ha affrontato molte operazioni agli arti, ventisette solo al viso, combatte ogni giorno per ritagliarsi piccoli pezzi di normalità e dimostrare a se stessa che con determinazione e costanza, non c’è ostacolo che tenga. Le avevano prospettato una vita di immobilità. È diventata un’atleta di paracadutismo sportivo. Si lancia da oltre quattromila metri a velocità incredibile. Problemi e difficoltà scivolano via. Fluttua nel vento, lontana da tutto. Vicina a se stessa.
DA “STORIE DEGLI ALTRI”