OMICIDIO SERRARA, NAPOLITANO AI DOMICILIARI

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All’esito dell’udienza di convalida di ieri mattina dinanzi al Gip del Tribunale di Napoli,  Raffaele Napolitano ha ottenuto l’alleggerimento della misura cautelare. Il 39enne di Serrara Fontana è accusato di omicidio preterintenzionale aggravato nei confronti della compagna, Renata Czesniak, spirata nella  sera del 12 gennaio in un’abitazione del comune montano. I legali di fiducia, gli avvocati Francesco Pero e Daniele Trofa, hanno chiesto la non convalida dell’arresto operato dai Carabinieri, e si sono oppostoialla richiesta del pubblico ministero, il quale ha invocato la conferma della misura cautelare in carcere. Durante l’udienza anche l’imputato ha reso alcune dichiarazioni, ribadendo la propria innocenza e spiegando di non aver mai spinto Renata provocandone la caduta.  In sostanza, secondo Napolitano si sarebbe trattato di un incidente: la donna era in equilibrio precario, condizione dovuta all’abnorme assunzione di alcol durante le ore precedenti la tragedia. La compagna sarebbe stata quindi ubriaca: nessun contatto fisico come causa scatenante della perdita di equilibrio e dell’impatto che ha condotto rapidamente alla morte la 43enne di origine polacca. Come si ricorderà, nonostante l’allarme dato dai familiari dell’imputato, gli addetti del 118 non poterono fare altro che constatare il decesso della donna. Al momento di concludere l’udienza, il Gip si è riservato la decisione, che è stata resa nota nella serata: il magistrato pur non convalidando l’arresto ha accolto l’istanza di alleggerimento della misura cautelare avanzata dagli avvocati, disponendo gli arresti domiciliari per il Napolitano. Oggi intanto, dovrebbe essere disposta l’autopsia. Il conferimento dell’incarico, salvo imprevisti, sarà effettuato alle ore 12.00. Sarà proprio l’autopsia, con tutta probabilità, a fornire dettagli decisivi agli inquirenti per diradare i tanti dubbi legati ai minuti che hanno preceduto la caduta fatale per Renata.