PAOLO FERRANDINO: “IN CONSIGLIO OCCASIONE PERSA PER DISCUTERE SERENAMENTE”

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In una intervista rilasciata oggi a Il Golfo, Paolo Ferrandino ritorna sulla polemica dell’ultimo consiglio comunale: «Per potere interloquire bisogna essere in due: io parlo, tu mi ascolti, se non capisci chiedi i chiarimenti del caso e poi magari ci si intende. Enzo Ferrandino, dopo la proposta sullo stato di calamità naturale formulata dalla minoranza, a mio avviso ha fatto un discorso molto importante nel quale è partito da una premessa: Io sono il sindaco di tutti, ed era un primo chiaro messaggio che andava nella direzione degli amici della minoranza, per la serie mettetevi anche voi tra quei “tutti”. Poi ha fatto un excursus sull’attività svolta prima di spiegare che la proposta di delibera di consiglio comunale non era ricevibile per i motivi ampiamente illustrati e ormai noti, in primo luogo il fatto che nessun ente locale avesse varato un atto del genere. Vuoi perché obiettivamente fuori dal tempo, vuoi perché non proponibile dal momento che l’Italia tutta versa in uno stato di calamità naturale al punto che lo Stato sta finanziando cose impensabili fino a qualche mese prima». L’esperto esponente politico ischitano fra l’altro aggiunge: «La delibera è stata di fatto ispirata da quella varata da un Comune che ha chiesto lo stato di calamità per altre motivazioni. Quando questo particolare è stato spiegato dal sindaco, si è visto non l’imbarazzo della controparte quanto piuttosto la voglia di scendere sul “ring”. Chissà, magari merito anche del collegamento da remoto, magari a distanza ognuno prende il coraggio che non ha faccia a faccia. Poi c’è un uomo (Enzo Ferrandino, ndr) che non sempre a sopportare senza colpo ferite e poi a quel punto la discussione è degenerata e questo non doveva accadere vista la drammaticità dell’oggetto del dibattito. Per la verità si era anche pensato, se il dirimpettaio avesse compreso di aver commesso una gaffe di emendare la proposta della minoranza, perché magari in questo momento anche a noi interessa far casino. Mettiamola così, si è persa l’occasione per discutere in maniera fraterna. Qui nessuno vuole il male della gente, ma i cittadini nemmeno vanno presi in giro».