Tutto come ampiamente prevedibile e come non a caso avevamo già anticipato. Si è aperto con un rinvio (inevitabile, visto il recente trasferimento delle udienze penali togate dalla sezione distaccata di Ischia al Tribunale di Napoli deciso con decreto della presidente Garzo votato dal consiglio giudiziario) il processo relativo ai presunti abusi perpetrati presso il parcheggio “Siena”, struttura tuttora sotto sequestro nel borgo antico di Ischia Ponte e che vede sul banco degli imputati Generoso Santaroni, Pino Mattera, Franco Fermo, Silvano Arcamone e Gaetano Grasso. L’udienza è stata rinviata al 31 marzo, e sarà presieduta ancora dalla dottoressa Mariafranca Palagano poi con l’apertura del dibattimento dovrebbe essere il giudice Rocco Pietro a prendere il testimone. Questa mattina, però, l’avvocato Bruno Molinaro ha depositato la costituzione di parte civile del Comune di Ischia, rappresentato dal sindaco pro tempore Vincenzo Ferrandino: nel documento l’ente locale chiede una somma di 1 milione di euro all’amministratore della società che ha eseguito le opere, Generoso Santaroni (uno dei cinque imputati), a titolo di risarcimento per la civica amministrazione per i danni patiti in tutte le sue componenti. Insomma, le grane che per chi ha provato a realizzare un’opera che rimane come una (drammaticamente) grande incompiuta potrebbero non essere finite.