PER PROCIDA: STACCHIAMO LUCE E ACQUA E CHIUDIAMO IL COMUNE!

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COMUNICATO GRUPPO PER PROCIDA

La casa del “bene comune”, ovvero il Municipio versa in condizioni sempre più degradate.

Partiamo dagli impiegati comunali che, per l’ennesima volta, vedono scorrere i giorni e lo stipendio non arriva. Così come la maggioranza dei cittadini procidani, anche loro, hanno perso la voglia di fare le giuste dimostranze nei confronti degli amministratori che, nel migliore dei casi, quando gli parli hanno lo sguardo rivolto verso l’infinito. Gli stessi uffici che, orami sono al collasso, con poco meno di venticinque impiegati e altrettanti vigili urbani, questi ultimi, da mesi ancora allo sbando ed in attesa di una guida degna di questo nome.  In aggiunta si evidenzia anche l’assenza dell’ufficio “ Centro dell’impiego” conosciuto meglio come “Collocamento” che ha garantito una presenza sull’isola di Procida per soli due giorni al mese, ( in programma la presenza il prossimo 27 ottobre 2016).   Per non parlare del servizio INPS.

Apprendiamo, poi, che nell’ambito di recenti riunioni con i genitori dei studenti, per rimettere in funzione i pulmini elettrici (il costo da 40.000 euro sembra essere lievitato) così da dedicarli al servizio scolastico, è stata fatta la proposta di “tassare” i genitori con 15 euro mensile per far fronte alla spesa.

Apertura di Vivara e Terra Murata, come sparare sulla “Croce Rossa” !!!

Questi semplici esempi, purtroppo, sono il chiaro sintomo di un’Amministrazione che non amministra, di “turisti per caso” che non hanno assolutamente il senso di quello che significa governare il territorio complesso come Procida.

A questo punto, se bisogna risparmiare, stacchiamo luce ed acqua al Comune, tagliamo i costi della politica (circa 100mila euro annui) e lasciamo tutto all’autodeterminazione dei cittadini, tanto potremmo solo guadagnarci.