POLITICA E IMPRENDITORI, IL MONITO DI RISPOLI: “DIALOGO, PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI”

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«Le amministrazioni locali sono completamente assenti. I nostri sono sindaci “ringraziatori”, sanno solo ringraziare medici, forze dell’ordine, ma non avviano un dialogo, un confronto con gli imprenditori locali, che da parte loro agiscono legittimando la vecchia immagine dell’imprenditore che privatizza i profitti e socializza le perdite». Parole del professor Francesco “Gigiotto”Rispoli, in una intervista rilasciata oggi a Il Golfo. Il docente universitario spiega: «Bisogna rilanciare il parametro dell’equità, come connubio tra i meriti imprenditoriali e i bisogni delle comunità locali, una reciprocità che chiami in causa i diritti e i doveri di ciascuno. La politica deve innescare il dialogo con gli imprenditori per avviare una concertazione ormai necessaria e non rinviabile». Il presente non è edificante: «Sull’isola da decenni la politica di piccolo cabotaggio ha ridotto i diritti a delle “mance” che si elargiscono come il pane ai poveri, un pane inquinato dal voto di scambio». E tra i tanti spunti di riflessione c’è anche questo: «Patrimonio, comunità, municipio: tre parole che hanno in comune la radice latina “munus” che vuol dire sia “dono” sia “compito”. L’isola è un patrimonio che abbiamo avuto in dono ma che abbiamo il compito di consegnare alle future generazioni, evitando che la comunità locale si sgretoli come sta avvenendo. E la politica non deve essere intesa come occupazione del municipio, ma come insieme di diritti e doveri della cittadinanza».