PORTO DI LACCO AMENO, ADESSO PASCALE ACCELERA PER IL DISSEQUESTRO

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Quel porto turistico chiuso dopo il sequestro della Procura è croce e delizia per l’amministrazione comunale di Lacco Ameno. Lo sa benissimo il sindaco Giacomo Pascale che se da una parte con questa mossa lo ha strappato alla Marina di Capitello – forte anche di un ricorso al Riesame da parte di Perrella che è stato respinto – dall’altra vive con l’incubo che la struttura possa rimanere chiusa per la stagione 2024 con un danno di immagine e soprattutto di tasca per l’economia del Comune del Fungo. E allora pigia il piede sull’acceleratore il Barone, che vuole far sì, nella sua qualità di custode giudiziario della struttura, che si possa giungere quanto prima al dissequestro che sarebbe ovviamente un qualcosa di propedeutico alla gestione diretta da parte dell’ente di Piazza Santa Restituta. Non è un caso che ieri presso l’approdo si sia svolto un nuovo accesso alla presenza tra gli altri del comandante della guardia costiera di Ischia, Antonio Magi, con Pascale che tra l’altro chiede il dissequestro di alcuni spazi per consentire una serie di lavori previsti presso l’infrastruttura. Ma non è tutto, il sindaco ha chiesto anche la possibilità di lasciare in porto le barche dei pescatori. In attesa di sviluppi giova ricordare che dopo il sequestro di un’area complessiva di 33.366,19 mq, l’autorità giudiziaria, nell’individuare il sindaco del Comune di Lacco Ameno quale custode delle aree oggetto di sequestro, il 25 marzo scorso aveva concesso 15 giorni di tempo per l’intero sgombero delle aree interessate, stante la difficoltà di rimuovere ad horas le strutture e le unità ivi allocate.