PROCIDA, L’ALBANO FRANCESCANO A RISCHIO CHIUSURA

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A Procida  rischia la chiusura l’Ospedale civico Albano francescano. È l’effetto della sentenza con la quale la Corte di cassazione  ha disposto che tutte le proprietà immobiliari, compresa l’isola di Vivara, lasciate in eredità nel 1940 all’opera Pia, fondata nel 1858, tornassero ai discendenti del donatore, il medico e armatore procidano Domenico Scotto Lachianca. Dopo 20 anni di battaglie legali e tre passaggi in Cassazione, la Suprema corte ha ritenuto che non sia stata rispettata la condizione posta dal benefattore di destinare le strutture alla beneficienza a vantaggio degli anziani poveri e inabili.

Gli otto anziani ad oggi ospiti versano alla struttura una quota della loro pensione. Ma per i responsabili della Fondazione il verdetto dei giudici è un colpo fatale, che mette seriamente a rischio la possibilità di assicurare ancora una sistemazione agli anziani presenti nella casa-alloggio, oltre che il posto a chi ci lavora. A lanciare l’allarme è Emilia Carannante, presidente dell’Opera Pia Albano Francescano. Per la presidente il problema non è perdere l’isola di Vivara, è non poter più contare sulla rendita degli immobili che, stando alla Cassazione, non veniva però destinata all’assistenza socio sanitaria in favore dei poveri. Resta il problema degli anziani, tutti originari di Procida, che corrono il rischio di essere sradicati dall’Isola di Arturo dove sono sempre vissuti. La Cassazione ha messo un punto fermo sulla vicenda, ora dovrebbero essere la politica e l’ente locale a trovare una soluzione per chi, senza avere nessuna colpa paga il pezzo più alto per un verdetto frutto di decenni di scontro giudiziario.